Perisic tra fase offensiva e difensiva, fondamentale per il gioco di Mancini

L’Inter ha la migliore difesa del campionato. E in contemporanea, l’attacco sterile dei primi tempi, inizia pian piano a girare e a segnare sempre più gol. Questo grazie alle mille soluzioni che Mancini ha là davanti e alla solidità e organizzazione della fase difensiva. Esempio di questa macchina che sembra sempre essere migliore è Ivan Perisic, in crescita costante e positivo anche ieri nella vittoria nerazzurra contro l’Udinese.

Nella partita di ieri a Udine il croato ha fatto l’esterno destro tra centrocampo e attacco, con numerose ripercussioni verso la porta avversaria. Allo stesso tempo Perisic ha compiuto un lavoro costante sulla fascia rientrando in fase difensiva per aiutare la difesa e grazie anche allo spirito di sacrificio dell’ex Wolfsburg i terzini e i granitici Miranda-Murillo stanno rendendo al meglio. Il croato, come Ljajic, è uno tra i giocatori che corrono di più durante una partita, sacrificandosi per il bene della squadra come chiedo da Mancini.

Perisic ha finora segnato due reti contro Sampdoria e Palermo e forse sta mancando solo a livello realizzativo con poche conclusioni in questo avvio di stagione e forse scarsa concretezza davanti ma visto il grande lavoro svolto lungo tutta la fascia non si può chiedere troppo. Il croato è il classico uomo tattico che il tecnico jesino sfrutta per le sue doti atletiche e per il grande carisma che lo rende essenziale nel 4-2-3-1 e nel 4-3-3 che sta dando grandi risultati grazie anche al numero 44.

 

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