Zanetti a GQ: “Inter squadra solida, per lo scudetto ci siamo anche noi”

Javier Zanetti, alla seconda stagione da vice presidente dell’Inter, resta per distacco il più amato dai tifosi nerazzurri. A conferma di questo, la grandissima presenza dei tifosi arrivati ieri a San Siro per la presentazione del dvd “Zanetti story”, dove si narra dall’inizio alla fine tutto quello che si può sapere sul numero 4 nerazzurro (maglia ritirata, sarà per sempre lui il numero 4). Sulla presentazione e su tanti altri aspetti, Zanetti ha risposto alle domande di GQ.com, parlando della sua storia appena uscita in dvd, dell’Inter di Mancini e di come se la passa ora da vice presidente.

Javier Zanetti, il film sulla sua vita si chiude con il trionfo di Madrid. Esclusa quella nottata, qual è stato il giorno più bello in nerazzurro?
“Mi scorrono subito davanti agli occhi le immagini del trionfo in Coppa Uefa a Parigi contro la Lazio. Ebbi anche la fortuna di fare gol. E poi la partita del rientro dopo l’infortunio, l’unico davvero grave della mia vita. Avevo promesso a me stesso e a tutti che non avrei chiuso la carriera uscendo dal campo su una barella”.

C’è invece un episodio o un aspetto di cui non si parla in Zanetti Story?
“Giuro: tutta la mia vita è lì dentro. Ci sono immagini splendide della mia Argentina, gli inizi, il mio arrivo a Milano, il meglio e il peggio delle stagioni in nerazzurro”.

Ai tifosi farà piacere rivedere le istantanee di Madrid. Ma nel riguardare il lavoro finito, lei, in quale momento si emoziona particolarmente?
“Quando parla mio padre. Racconta con il cuore in mano, sento i suoi sentimenti”.

Dall’ultima partita ufficiale – magari vedendo la squadra in difficoltà lo scorso anno – ha mai pensato “ora torno”?
“No, è stata una decisione ponderata, maturata molto tempo prima dell’addio ufficiale. Era arrivato il momento di smettere e mettermi a disposizione dell’Inter in un altro modo. La società mi ha aperto le porte. Sono stato fortunato”.

Questa stagione sta andando molto diversamente. C’è una sua Inter simile a quella di Mancini per durezza mentale e spirito guerriero?
“Non esistono squadre simili ad altre. Questa è sicuramente molto solida e vende cara la pelle. Aspetti fondamentali se si vuole lottare per lo scudetto”.

Quindi per la vittoria del campionato ci siete anche voi…
“A Napoli è arrivata una prima certezza: l’Inter ci tiene a combattere fino alla fine. Speriamo arrivi qualcosa di bello”.

Intanto nell’ultimo mese si è rifatta sotto anche la Juventus. È definitivamente rientrata?
“Fondamentalmente non è mai uscita. Era facile immaginare che si sarebbe riportata a contatto. Ha un ottimo organico. Lotterà con noi e altre squadre, fino alla fine, per lo scudetto”.

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