GdS – Il Risorgimento calcistico di Milano: Mancini guida, Sinisa cresce

La Gazzetta dello Sport riporta la rinascita milanese del calcio che si prende o che si vorrebbe prendere la rivincita sul centrosud.

La rosea addirittura scomoda Herrera e Rocco per sottolineare che con compattezza e contropiede, cioè quello che negli anni ’60 veniva definito catenaccio, le milanesi stanno recuperando terreno su Roma e su tutta la Seria A.
Catenaccio e contropiede sono oggi squadra bassa, stretta e ripartente e come i loro illustri predecessori, Mancini e Mihajlovic  hanno avuto una ripartenza in classifica quando hanno iniziato ad avere un atteggiamento tattico molto difensivo. La dimostrazione è presto fatta prendendo nel caso dei nerazzurri le partite con Bologna e Roma terminate entrambi con il risultato di 1-0 e raggiungendo la vetta della classifica.

L’Inter è sicuramente la più solida ma è anche la più difensiva. Lo dimostrano non soltanto le 7 reti subite in 11 match e le 7 gare terminate con la porta inviolata ma anche alcuni indici inequivocabili.
Il baricentro della squadra è molto basso e viaggia a meno di 50 metri ed il recupero palla i nerazzurri lo fanno all’altezza di 34,6 metri, mentre il fuorigioco a 23,6 metri.
Mancini si chiude e proteggi molto la sua porta con due centrali impermeabili e forti come Miranda e Murillo e due schermi a centrocampo come Felipe Melo ed il Pitbull Medel che raddoppiano in protezione.
Le vittorie spesso arrivano per questo atteggiamento e per le ripartente in velocità unite ad una praticità quasi perfetta. I 6  successi per 1-0 sono la prova.
Contro la Roma l’Inter ha messo in pratica il fuorigioco a 11 metri, il baricentro lo teneva a 44 metri, ben 13 sono stati i rilanci del portiere e la squadra era lunga appena 31 metri.

Magari anche domenica a pranzo, esattamente come ha fatto sabato sera contro i giallorossi, Mancini stupirà tutti e cambierà atteggiamento per non cadere nella trappola di Ventura e rimanere in vetta alla serie A.

 

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