GdS – Medel (2/2) : “Come si batte la Roma? Testa, cuore e… huevos. Dichiarazioni Icardi? Penso che…”

Il piccolo guerriero cileno Medel, intervistato da La Gazzetta dello Sport, prosegue in questa seconda parte della sua intervista raccontando di come per lui sia importante l’applicazione e la dedizione e svelando che questo è il suo segreto per stare dove l’allenatore lo mette.
In ogni partita, racconta, lui da il massimo così nessuno al mondo potrà mai rimproverargli di non aver dato tutto.
Come sottolinea spesso, ha giocato centrale in difesa a tre e quattro sia con il Cile e l’Inter, laterale destro o sinistro anche nel Boca, a centrocampo ha coperto tutti i ruoli e sarebbe pronto qualora fosse necessario anche a giocare punta o portiere.

Gary racconta che il soprannome Pitbull glielo diede un suo ex compagno dell’Under 18, Rodrigo Paillaqueo, che un giorno lo vide correre a  perdifiato, dietro la palla e pensò che facesse come un cane che segue il gioco: un Pitbull.

Poi l’intervista ritorna sul campo e sullo spogliatoio, provando a cercare polemica, ma Gary taglia subito corto:
A proposito di gol: Icardi ha detto che di palloni ne arrivano pochi. E le statistiche confermano.
E’ un problema che in questo momento c’è, in parte ha ragione. Ma non è colpa di uno o del tecnico: dipende da tutta la squadra, tutta, perché nessuno al mondo è più importante della squadra.

Quale cileno vorrebbe all’Inter?
Jorge Valdivia, il mago. Fa cose pazzesche.

Dopo aver sottolineato il fatto che odia i simulatori di ogni età ma evitando polemiche dribblando le domande su Neymar, il Pitbull chiude con la sua idea sul campionato e sulla prossima imminente sfida:

Roma e Napoli sono un gradino sopra l’Inter?
Credo di sì. Per ora hanno qualcosa in più, ma noi lavoriamo per il sorpasso.

Bisogna credere all’Inter perché?
Mancio mi piace perché chiede di pressare alto. Magari si rischia ma guarda avanti, per vincere. La scorsa stagione abbiamo lavorato per questa e inserito giocatori forti, esperti, mixandoli con giovani importanti. Se eviteremo certi errori arriveremo a livello di Roma e Napoli. Se credo a Champions e scudetto? Sì, non scarto nulla.

Come si batte la Roma nella notte di Halloween?
Testa, cuore, intelligenza. E huevos.

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