GdS – La rivincita di Melo, comandante dell’Inter: tra la moglie e quella voglia di Seleçao

Il tanto insistere di Roberto Mancini per avere dal Galatasaray Felipe Melo sta dando i suoi risultati, con l’innesto del giocatore si è ha ricoperta la falla a centrocampo e dotato la squadra della leadership che mancava.

La Gazzetta dello sport riporta cosi che Melo è felice, non Felipe, col sogno di avere la moglie invitata sempre nel ground box, le nuove tribune di  San Siro attaccate al campo perché la prima volta ha portato bene ed un altro sogno più grande, ritornare nella nazionale brasiliana.

Che stia cambiando il vento all’Inter lo si era capito dalle piccole cose, foto di gruppo dopo le vittorie, corsa sotto la curva allenatore compreso, t-shirt celebrative ideate da capitan Icardi, i messaggi dell’andare a giocare a tennis se si rifiuta il contatto fisico e di guardare il Barcellona se si pensa che i nerazzurri sono noiosi.

Felipe Melo non è un tipetto banale, gira per Milano con l’amico Telles, quello dell’assist sul calcio d’angolo per il gol di mercoledì, ed è a dispetto del carattere che mette in campo una persona educata che il primo giorno da interista ha voluto conoscere tutti del mondo nerazzurro, da compagni a chi fa il caffè e a chi lavora nella struttura, compreso l’esser tuttofare, anche portiere, come il rigore parato all’attaccante dell’Elazigspor dopo l’espulsione di Muslera.

Ora resta il sogno di riallacciare un feeling mai spento con Dunga che lo volle nella nazionale del Brasile nel febbraio 2009 contro l’Italia e ora si dice che un nuovo pensierino al Comandante lo stia facendo, oltre quelli che ha ricordato Melo: “Un giorno Ibrahimovic mi chiamò animale, mi piacque!” oppure raccontando dello Special One che lo corteggiava ai tempi del Triplete.

Domenica contro la Fiorentina non sarà una sfida semplice, prima contro seconda ma anche Melo contro la prima città che lo ha amato e che non prese bene la sua cessione ai bianconeri, spiegata con una plusvalenza vista la cessione a 25 milioni dopo l’acquisto a 8, con Jovetic e Ljajic pronti a sfidare quei colori che tanto hanno regalato alle rispettive carriere, senza aver paura perché dietro c’è il gladiatore Melo, “Per ora mi piace quest’Inter battagliera con 11 guerrieri“, parola di Stankovic, non un giocatore timidissimo.

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