Editoriale – Serrate i ranghi, seguitemi!

La banda Mancini, allenatore compreso, corre sotto la curva dei tifosi nerazzurri al triplice fischio di ogni partita, fa foto di gruppo al termine di ogni match vinto, di ogni terreno di battaglia conquistato, da l’immagine di un gruppo coeso, compatto o come l’ha definita Juan Jesus, una famiglia.

Ma forse non basta, bisogna provare e soprattutto osare di più.

Parafrasando un celebre film, il grido di Roberto Mancini potrebbe essere: “Sono Roberto Mancini, comandante dell’esercito della Curva Nord… A tre settimane da oggi, io mieterò il mio raccolto. Immaginate dove vorrete essere, perché così sarà! Serrate i ranghi! Seguitemi!”.

Oggi l’Inter è a punteggio pieno, miglior difesa ed in teoria, mille motivi per aspettarsi di più, per poter sognare, ma è anche sotto la lente d’ingrandimento di tutti, critici, gufi, media ed addetti ai lavori e purtroppo o per fortuna la prima prova del nove (di una lunga serie) per la Banda Nerazzurra sarà tra soli 3 giorni e non fra tre settimane.

Saranno tutti lì ad spettare al varco la Beneamata nel bene o nel male e Mancini sa, che domenica contro la Fiorentina, bisognerà dare un segnale, in primis a se stessi e poi a tutti gli altri, nemici ed avversari di ogni sorta che non aspettano altro che il primo passo falso per far tornare in auge le loro critiche già folte nonostante i successi.

Non c’è tempo per fantasticare o per continuare a festeggiare perché: “L’Inter non ha ancora fatto nulla e deve fare di più…”. Bisogna ricompattarsi subito, cercare di limare gli errori e farsi trovare pronti, perché la battaglia sarà più dura che mai e se il primato dei nerazzurri non è casuale, anche il secondo posto della Fiorentina di Sousa non lo è. Dunque sarà necessaria massima attenzione per quello che comunque sarà il primo scontro al vertice della stagione.

Non rimane che serrare i ranghi e seguire il comandante Mancini: solo così si mieterà, a mesi da oggi, il raccolto sperato e ormai da anni atteso.

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