GdS – Icardi e l’Hellas, mai partite banali

Nell’Hellas Verona che oggi sarà ospite dell’Inter a Milano c’è da tenere d’occhio Mauro Icardi, ogni volta che vede i gialloblu l’attaccante segna.

Scrive La Gazzetta dello Sport che gli incroci tra nerazzurri e scaligeri dello scorso anno non furono mai banali, nella gara d’andata Nico Lopez a San Siro timbrò il 2-2 che sancì l’addio a Walter Mazzarri. Ma in precedenza in un ambiente nervoso e polemico Icardi fece due gol, col primo andando a zittire i tifosi che fischiavano, nonostante un ruolino di marcia di Maurito che fin li diceva 7 gol in 11 partite. Al secondo gol ci fu esultanza più vera ma alla fine la contestazione non piacque al numero 9 che si lasciò andare a dichiarazioni non piacevolissime. “A me i fischi non infastidiscono ma non è bello che accadano in casa. Comunque qui non succede spesso che i tifosi ci sostengano, ci siamo abituati“.

Era la fine della prima era interista dello scorso anno, dalla pausa e dal successivo derby in poi arriva Roberto Mancini, nuova aria, nuova linfa e allo scontro con l’Hellas nel ritorno nuove polemiche. Inter reduce dal pareggio casalingo col Parma e dall’allenamento-punizione di Pasqua alle 8 del mattino, Bentegodi però espugnato poi con un rotondo 3-0 con Icardi a segnare il gol d’apertura e suonare la sveglia in una squadra alle prese con un perenne letargo.

In tutto il bomber della scorsa Serie A ha messo a segno 8 gol nelle ultime 12 partite, l’infortunio di inizio stagione ha limitato le statistiche ma ora che rivede il Verona per Icardi riparte l’assalto al trono di capocannoniere, in una squadra in cui anche un tiro in porta, un gol, va benissimo.

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