FOCUS AVVERSARIO – La sorpresa Chievo sulle ali dell’entusiasmo: solidità difensiva e fantasia davanti

Una squadra che nelle prime tre giornate ottiene un sonoro 3-1 in rimonta ad Empoli, un netto 4-0 casalingo con la Lazio e un pareggio 1-1 che sa di beffa allo Juventus Stadium perchè potevano essere tranquillamente tre punti, non può essere solo frutto della casualità. Dunque il Chievo di Rolando Maran è sicuramente una delle sorprese di questo inizio di stagione ma fino a un certo punto.

Una squadra solida, collaudata, che in realtà in ogni campionato viene associata nel novero della lotta-salvezza ma che puntualmente si salva con relativo anticipo, pur magari affrontando momenti di difficoltà nell’arco dell’intera annata. Se poi si aggiunge l’entusiasmo che portano i successi, allora la formula è semplice.

Il 4-3-1-2 disegnato dal tecnico dei veronesi è in grado di abbinare un’ottima compattezza difensiva con Cesar e Dainelli (anche se oggi ci sarà Gamberini probabilmente) come affidabili centrali e una oculata spinta sulle fasce grazie all’esperienza di Frey e Gobbi, terzini in grado di attaccare ma anche di contenere il gioco degli avversari. In mediana un’altra cerniera importante per gli scaligeri è rappresentata dal terzetto formato dal tuttofare Hetemaj (anche in gol contro la Juve) e dai corridori Rigoni e Castro, giocatori di quantità e di sacrificio oltre che di una discreta tecnica. Pesante l’assenza di Radovanovic soprattutto per il suo contributo in fase di interdizione e di costruzione della manovra.

Sulla trequarti agirà Birsa, uno dei fari dei gialloblu in questo avvio di campionato. Lo sloveno è stato decisivo in tutte le tre partite precedenti: visione di gioco, corsa, imprevedibilità e tanto altro al servizio delle punte. Un’azione costante spesso a tutto-campo per non dare punti di riferimento agli avversari. L’attacco, rappresentato dalla fisicità di Paloschi e dalla fantasia mista a sacrificio di Meggiorini, è stato forse il vero punto di svolta in queste giornate: 8 gol segnati in tre partita sono uno score di tutto rispetto.

I nerazzurri dovranno gestire con molta calma la partita, il Chievo dovrebbe giocare coperto e chiuso concedendo poche chance di pungere: occorrerà cinismo per sfruttare le eventuali occasioni che gli scaligeri potrebbero mettere a disposizione. L’Inter potrà puntare sulla fantasia dell’esordiente Ljajic e sulla corsa di Perisic per cercare di mettere in difficoltà una difesa solida ma non rapidissima nello stretto. Importante sarà decisivo anche il lavoro del centrocampo di Mancini nello spezzare la manovra avversaria e per disinnescare le punte. Occhio però: i veronesi in contropiede sanno essere micidiali, chiedere alla Lazio di Pioli.

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