CdS – La rinascita dell’Inter parte dalle 3 M: Mancini, mercato e mentalità

Tre partite non fanno una stagione, l’inizio di ogni campionato è sempre incerto e poco indicativo,  sicuramente,però, partire con il piede giusto e prendersi tutta la posta in palio, non guasta. Ed il merito di questa partenza lampo da parte dei nerazzurri, è sicuramente del tecnico Mancini.

La squadra incerta, titubante e vittima dei propri errori, come riporta il Corriere dello Sport, non esiste più e grazie alla formula Mancio è stata completamente stravolta in poche mosse. La prima è stata compiere un mercato da big europea. Da gennaio ad oggi, i giocatori nuovi arrivati alla Pinetina sono ben 13, compreso il giovane Manaj, di cui si parla molto bene.

Sono sfuggiti solamente un paio di obiettivi, come Yaya Tourè e Dybala, per il resto il Mancio tracciava la strada e la società seguiva. Ma non solo tracciava la strada, molte volte era lui stesso a mettersi in gioco, per convincere più di un calciatore, della bontà del progetto Inter. Sono arrivati calciatori forti e di gran carattere, come voleva il mister ed in campo si vede.

Cambio tattico e cambio di mentalità. Queste sono altre due mosse fondamentali applicate dal condottiero nerazzurro. Il tecnico ha spostato il baricentro della squadra molto più avanti, facendo un gioco più offensivo, gestendo meglio il possesso palla e cercando, sempre, di fare la partita. Questo è un lavoro iniziato l’anno scorso quando, a costo di subire e far commettere errori banali ai suoi difensori, il Mancio imponeva tattica e mentalità.
Il lavoro più grande, infatti, l’ha fatto sulla testa. Ora l’Inter sa gestire le difficoltà, quando si trova a dover inseguire un gol o quando deve difendersi dalla furia dell’avversario e non molla mai.

Ultima mossa è stato il lavoro fisico. L’Inter rispetto al passato sembra correre di più e meglio e intanto si gode il primato in classifica che, pur essendo solo alla terza giornata, non può che dare morale.

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