Sugli spalti di San Siro si canta ancora, con un’Inter così

Ieri nella partita valevole per la terza giornata di Serie A a San Siro tra Inter e Milan c’erano 79.154 spettatori. Per un incasso record di 3.671.078, cifre che fanno girare la testa. Per chi ieri era dentro quella bolgia sarà difficile pensare che il rinnovamento dello stadio con lo smantellamento del terzo anello e la riduzione dei posti a 55/60 mila sia una cosa positiva, ma se si vuole avere sempre il sold out è l’unica via.

Il pubblico ha ritrovato entusiasmo, e si sente. Sia Handanovic che Guarin a fine gara hanno sottolineato la cosa ai microfoni dei giornalisti presenti. L’ambiente è diverso, si respira un’aria nuova di grandi speranze, che seguono come giusto che sia dei grandi risultati. Quello di ieri sera è un grande risultato, che manda l’Inter in vetta alla classifica dove non stava dal 2010, a +8 dalla Juventus, +7 dal Napoli e +6 dal Milan, e siamo solo all’inizio.

I commentatori sportivi nei loro programmi gridano a gran voce la parola che nessun interista vuol sentir nominare, Scudetto. La domanda più gettonata dei giornalisti ai giocatori e a Mancini è ormai quella, con il tecnico di Jesi che si difende dietro ad un: ”Siamo l’Inter e abbiamo l’obbligo di puntare sempre al massimo dei risultati”. Il progetto del presidente Erick Thohir sta prendendo forma, e ora si può puntare davvero in alto, la parabola discendente sta finalmente tornando verso l’alto e l’ottimismo non costa nulla. Si può? Si, ma non diciamolo a nessuno.

 

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