Libero – Zanetti: “Il derby è il derby. Non faccio pronostici ma sono fiducioso”

L’ex capitano nerazzurro Javier Zanetti è stato intervistato da Matteo Spaziante, per il quotidiano Libero, esprimendo le sue sensazioni sulla stracittadina di domenica.
Ecco quanto detto dal vice presidente interista:

Arrivate a derby da primi in classifica.
“Fa piacere essere primi ma mancano 36 giornate”.

Il gap con la Juve si è colmato?
“Si riprenderanno, sono sicuro. Noi però non dobbiamo guardare il campionato della Juve, dobbiamo guardare il nostro campionato”.

Sarà l’anno della rinascita milanese?
“Lo spero, entrambe hanno voglia di lottare per il campionato”.

Com’è il derby dalla tribuna?
“C’è più tensione, perchè da fuori si può fare poco. Si vive come la vivono i tifosi, con grande voglia che arrivi domenica”.

Era in campo nell’ultimo derby vinto dall’Inter, non è che per tornare a vincere deve rimettere le scarpette?
“Spero di no. Servirà umiltà”.

L’umiltà può trasformarsi in paura di perdere?
“Nel derby si pensa solo a vincere”.

Che effetto fa vedere Mihajlovic al Milan?
“E’ strano, con Sinisa abbiamo passato grandi momenti insieme, ora però difendiamo due colori diversi”.

Spiace più Balotelli o Mihajlovic in rossonero?
“Ognuno fa le sue scelte. Per Mario è un’altra grande opportunità ma deve tirare fuori qualcosa di suo”.

C’è stata la possibilità di rivederlo all’Inter?
“Non ci abbiamo ai pensato”.

Chi temete di più?
“Bacca, un grande attaccante così come Luìz Adriano. Due da guardare con molta attenzione”.

Un suo ricordo del derby?
“Il mio primo derby, minuto 89, entro in area, dribblo Baresi e cado in area, mi ha fatto fallo. Lo guardo, guardo l’arbitro, figuriamoci se fischia il rigore. Mi alzo e riprendo a correre”.

Sente più la rivalità con Juve o Milan?
“C’è grande rivalità con entrambe ma il derby è il derby”.

L’Inter è favorita?
“In queste partite non ci sono favorite, puoi anche venire da un momento positivo ma non serve a niente”.

La sua fascia da capitano è passata da Ranocchia a Icardi, che ne pensa?
“Andrea in questo inizio non sta giocando ma il capitano è lui. La scelta di Icardi è stata fatta per puntare su un ragazzo che vuole bene alla società. Andrea si deve comunque sentire importante, non si è capitano solo quando si gioca”.

Si aspettava Jovetic subito decisivo?
“E’ arrivato molto motivato, in qualunque momento può inventarsi qualcosa”.

Il rapporto con Thohir?
“E’ buono, è sempre più appassionato. Dopo le partite ci sentiamo sempre su Whatsapp, non lo chiamo perchè staremmo al telefono per ore”.

Con l’inglese come va?
“Riesco a capire quasi tutto ed è un passo importante”.

Milan e Inter possono permettersi un altro anno fuori dall’Europa?
“Sono nate per stare nelle Coppe. Faremo il possibile per tornarci”.

E’ pronto per scommettere per le due milanesi in Champions il prossimo anno?
“Sul Milan non scommetto anche perchè non conosco la loro situazione. Per noi però si, l’obiettivo è quello e i presupposti ci sono”.

Andrà nello spogliatoio prima della partita?
“Certo, come sempre. Saluto tutti, parlo e li tranquillizzo. In panchina lascio Dejan”.

Chi vince?
“Non faccio pronostici, poi succede sempre il contrario. Ma sono fiducioso…”

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