Prandelli: “Curioso di vedere le scelte dei tecnici nel derby. Melo-Kondo gran coppia”

Anche Cesare Prandelli ha grande voglia di vedere cosa succederà domenica 13 settembre alle ore 20.45 allo stadio ‘Giuseppe Meazza‘ in San Siro. L’ex ct della Nazionale italiana, intervistato da Tuttosport, si sofferma a parlare della tanto attesa stracittadina milanese: “C’è grande curiosità attorno a questa sfida così sentita ed importante. Io stesso sono molto curioso di vedere come metteranno in campo le squadre due allenatori che, oltre ad aver lavorato insieme, si conoscono pure molto bene“.

Quanto bisognerà aspettare per vedere la vera Inter di Roberto Mancini? “Serviranno un po’ di settimane ma, avendo in squadra giocatori di carattere, può comunque ottenere buoni risultati come peraltro fatto nelle prime due partite di campionato in cui l’Inter ha sempre vinto. Un’Inter che, con Atalanta e Carpi, è andata pure alla ricerca del gioco e questo è importante“. Chi dei nuovi acquisti invece, l’ha finora impressionata di più? “Uno è sicuramente Bacca perché è un giocatore che ha la capacità di trovare rapidamente la profondità; l’altro è Jovetic che, a livello tecnico, penso sia uno dei giocatori più forti del nostro campionato. Stevan nasce leader: a 17 anni era già capitano del Partizan ed è sempre stato un ragazzo serio, di quelli con qualità umane importanti. Non mi stupisco quindi che si sia ambientato tanto bene all’Inter. Ora però può crescere ancora tanto perché ha trovato un allenatore come Mancini che fa migliorare i giocatori“.

Battuta poi su un altro giocatore appena arrivato e anch’esso di matrice slava, Adem Ljajic: “Adem sente la porta e ha il gusto dell’assist. Chi lo prende deve valorizzare queste sue caratteristiche in zona gol. Io non voglio dare consigli a Roberto ma, visto il mercato che ha fatto l’Inter, si vede che ha studiato e bene come si struttura una rosa per rendere competitiva una squadra“. Su Felipe Melo, allenato ai tempi della Fiorentina, Prandelli risponde così: “Felipe è ineguagliabile per carattere e personalità e, in più, possiede un gran fisico. Ha trovato quelle difficoltà alla Juve perché a Torino pensavano di vedere un regista. Mancini lo conosce meglio di me, sa che ha trovato un lottatore, un leader, un giocatore che dà tutto per la maglia. Però Melo non è un regista: lui può dare ordine, ha personalità, trasmette sicurezza ma non è certo un regista“.

Commento finale sul pesante investimento da parte della società nerazzurra per Geoffrey Kondogbia: “Non do giudizi sul mercato ma sui giocatori e lui, insieme a Melo, rappresentano una coppia davvero molto, molto interessante… La chiave tattica del derby è proprio lì, a centrocampo“.

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