CONFERENZA STAMPA – I due nuovi nerazzurri si presentano. Melo: “Qui farò la storia, entrerò nel cuore degli interisti”. Telles: “Sono pronto per giocare”

Dalla Turchia con furore. Felipe Melo e Alex Telles avevano il desiderio di giocare nell’Inter, alla corte di Roberto Mancini, già loro allenatore ai tempi del Galatasaray. Desiderio che Ausilio ha trasformato in realtà. Questa mattina i due giocatori hanno tenuto la conferenza stampa di presentazione ad Appiano Gentile, all’evento presente anche SpazioInter. Ecco le prime parole da interisti di Felipe Melo e Alex Telles.

FELIPE MELO –Non ho avuto paura di non arrivare all’Inter, una cosa se deve succedere succede: ero tranquillo. Se mi dà fastidio se mi giudicano solo giocatore di carisma, cattivo? No, questa è la mia forza, sono così. Trovo un’Inter con fame, quando sono stato qua ho visto l’Inter vince sempre. Due miei idoli, Veron e Simeone, hanno giocato qua. Sono onorato di venire qui, in una squadra abituata a vincere. All’Inter posso dare una mano. Juve e Roma favorite? Quando l’Inter partecipa a una competizione parte sempre tra le favorite: vedremo cosa posso fare, questa società deve pensare sempre a vincere. Penso sempre al presente e al futuro, penso di far bene qua, quello che è successo è già successo, ho fatto la storia al Galatasaray dove ho parato anche un rigore, la farò anche qui. Non penso al mio passato alla Juventus. Fisicamente sono un po’ più dietro rispetto ad Alex, sono tornato venti giorni dopo, ma penso che per il derby sarò pronto. Se mi so controllare? Più che al passato italiano dovreste pensare che lo scorso anno non ho preso nemmeno un rosso. Col tempo si cresce, non sono più quello di quattro-cinque anni fa. Perché ho scelto l’83 come numero di maglia? Io sono cristiano, l’8 è la mia data di nascita, ed è anche l’infinito. Il 3 perché è Padre, Figlio e Spirito Santo, quindi per me è perfetto. Meglio il centrocampo a 2 o 3? Io penso a giocare, per me è lo stesso. Se abbiamo 5-10 giocatori di personalità è tanta roba: devo aiutare da questo punto di vista, sarò leader dentro e fuori al campo, non sono meglio di nessuno ma posso dare una mano. Anche il club mi può aiutare a tornare in Nazionale, anche per questo sono qua“. Poi la domanda di SpazioInter, dal nostro inviato Antonio Caianiello: I tifosi interisti sanno apprezzare i giocatori che spendono tutto per la maglia come hai fatto al Galatasaray, pensi di poterli conquistare così fin dal derby?“. Melo risponde: “Non dal derby, da oggi! C’è una partita alle 19.00 e dobbiamo cominciare da oggi. Poi il derby sarà importante. Sicuramente qui farò la storia, così come ho fatto al Galatasaray. Quando sono arrivato lì ho detto che volevo fare la storia, per farla bisogna vincere qualcosa, quindi qui mi aspetto di vincere e di entrare nel cuore dei tifosi interisti“.
Poi Felipe Melo continua: “Telles ha un sinistro magico, poi è giovane, vuole vincere e vuole andare in Nazionale. Se Sneijder mi ha detto qualcosa sull’Inter? No, solo in bocca al lupo. Non è vero che sono stato minacciato dai tifosi del Besiktas, amo il popolo turco, tornerò lì perché sono stato bene, anche mia moglie. Sono già stato vicino all’Inter, quando ero alla Fiorentina avevamo fatto un pre contratto, Mourinho mi voleva fortemente, poi non se n’è fatto più nulla, non so perché. Anche dopo il primo anno al Galatasaray potevo venire qua. Kondogbia? E’ un giovane, l’ho visto giocare poco. Ha una prospettiva importante, è già in nazionale e ha già un grande nome, ma dobbiamo mettere in campo tutto quello che abbiamo, il resto conta poco“.

ALEX TELLES –Sono molto felice di essere qui, ho grande fiducia in Mancini. E’ una grande sfida, sono felice di essere ancora con Felipe Melo. Le mie caratteristiche? Sento molto la responsabilità del mio ruolo, sono attento alle marcature. Ma la mia caratteristica principale è fare cross e quindi assist. So che in Italia è molto importante la fase difensiva e ci starò attento, ma non perderò questa mia prerogativa offensiva. Mi sento pronto, sto bene. Al Galatasaray stavo giocando, mi sento pronto per giocare e sono sicuro che se Mancini ha bisogno di me sarò a disposizione. Perché ho scelto il numero 12 sulla maglia? Normalmente mi piace il 13 che non ho potuto avere, ce l’ha Guarin. Quindi ho scelto il 12 che mi piace e spero di fare la storia con questo numero. Felipe Melo ha un grande palmares, ha vinto tanto, ha giocato con la Nazionale: credo che qualunque squadra dovrebbe avere un giocatore come lui. Nella mia carriera è stato tutto molto rapido, a 22 anni sono già all’Inter: questo dimostra che il lavoro fatto è stato buono, ma devo sempre dimostrare qualcosa. Con Melo e Mancini si può arrivare in alto. Un giocatore che ho come modello? Marcelo, sta facendo la storia del club e della Seleçao: spero di seguire le sue orme“.

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