La Repubblica – Icardi: “Rinascerà una grandissima squadra, orgoglioso di essere capitano”

Oggi su La Repubblica è apparsa un’intervista al neo-capitano interista Mauro Icardi. Tanti i temi trattati dal bomber rosarino, ecco la prima parte:

Icardi, le piace questo mercato frizzante?
“Onestamente non l’ho seguito molto…”

Come mai? La sera cosa fa?
“Sto a casa, in famiglia. Le news sportive non mi appassionano, però la tv la guardo”

Dai lo ammetta: ad un certo punto della serata sbirci gli ultimi acquisti della Serie A.
“No, noi seguiamo la tv argentina, è quella che ci piace. Abbiamo il decoder apposta per guardarla”

Avrà un’idea sulle gerarchie della Serie A.
“Si, la Juve è di poco favorita: vince da 3 anni di seguito…”

In realtà sono 4…
“Ah sì giusto. Hanno perso giocatori fondamentali che facevano la differenza come Pirlo, Tevez e Vidal. Ora le altre squadra possono sperare. Sarà un campionato equilibrato perché tutte si sono rinforzate”

L’Inter è cambiata un sacco e non è ancora finita. È d’accordo con questa rivoluzione?
“Era arrivato il momento di cambiare. Sono quattro anni che non vinciamo. Era giusto muovere le cose, provare cose nuove. Il mister ha delle idee e la società sta cercando di accontentarlo facendo investimenti importanti per tornare ai grandi livelli”

Ha fiducia dunque?
“Certamente. Vedrete che pian piano rinascerà una grandissima squadra: alla dirigenze spetta il compito di scegliere i giocatori sul mercato, a noi giocatori di fare gruppo e spogliatoio. Ce la faremo. Lo merita l’Inter, per la sua storia”

Però lei è partito con un infortunio.
“Non è niente di grave. Il muscolo mi si indurisce qui, ho una cicatrice da quando avevo 5 anni. Prima della partita ho sentito quel dolore subito dopo aver calciato”

Per questo ha insistito per giocare, salvo uscire dopo 15 minuti?
“Sapevo che non era niente di grave e io voglio giocare sempre… Il mister alla fine a deciso di non rischiarmi e mi ha sostituito”

O forse il motivo era la fascia da capitano, indossata per la prima volta…
“No, non è per quello. Però essere capitano dell’Inter è un grande orgoglio per me. L’hanno deciso il mister e il club pochi giorni prima della partita. Per me è una grande soddisfazione. Ho solo 22 anni e rappresento uno dei più grandi club europei. Ho la fascia che ha indossato Zanetti, il massimo. Però dico che dobbiamo essere tutti capitani in campo”

Ora dovrà vedersela con gli arbitri.
“Non c’è problema, ho personalità e con gli arbitri sono già piuttosto loquace”

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