La Serie A perde i suoi capitani: tante le big con i vecchi leader in panchina

A poche ore dal fischio d’inizio del primo match che aprirà la stagione 2015/2016 di Serie A, balza subito agli occhi un insolito e preoccupante monito: dove sono finiti gli storici capitani delle squadre italiane? La fascia di capitano ha sempre contraddistinto grandi leader carismatici, con un forte attaccamento alla maglia e quindi vere e proprie bandiere ed icone per tifosi e appassionati. Negli ultimi anni però si avverte sempre più una certa crisi d’identità di questo delicato ruolo, spesso affibbiato a giocatori senza le suddette caratteristiche il che porta al fenomeno deleterio della fascia vacante all’interno della squadra.

Sulle pagine del quotidiano Libero si evidenziano infatti i casi di alcune formazioni italiane dove il ruolo del capitano sta attraversando un momento difficile ed enigmatico. Esemplari sono le situazioni di Roma e Lazio che vedono due icone come Totti e Mauri relegati in panchina dopo l’arrivo dei nuovi acquisti e le loro fasce dirottate sulle braccia di De Rossi e Biglia.

Emblematiche sono anche le condizioni di Inter e Milan, con i due presunti capitani Ranocchia e Montolivo scivolati in fondo nelle gerarchie dei due tecnici e forse per attributi caratteriali e di temperamento non adatti a questo ruolo. Stesso discorso per la Fiorentina, dove Pasqual cederà in partenza la fascia a Gonzalo Rodriguez e per le tre neopromosse Bologna, Carpi e Frosinone.

Il bilancio totale conta ben 8 squadre su 20 con la grana della fascia di capitano vacante, il che rappresenta sicuramente una situazione insolita ed allarmante. Sarà però come sempre il campo a dare l’unanime verdetto finale.

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