GdS- Kovacic, dai dubbi alla cessione, ecco come è andata

Matteo Dalla Vite, giornalista de La Gazzetta dello Sport, racconta questa mattina come si è sviluppata la cessione di Kovacic, dai dubbi del giocatore alla trattativa lampo dell’Inter con il Real Madrid.

Le prime gocce che hanno fatto vacillare il vaso, racconta, è stato durante il Brunico-bis, quando alla squadra si era aggregato anche Medel, che dopo la vittoria in Copa America era tornato dalle vacanze per riprendersi il posto davanti alla difesa. Mateo si era illuso di aver trovato il proprio posto in squadra, dopo che Mancini l’aveva provato per un mese come punto focale del centrocampo, e per questo la decisione del tecnico di spostarlo ancora una volta ha lasciato l’amaro in bocca al croato. Inter-Atletico Bilbao del 9 agosto fu la serata decisiva. Prima viene messo in formazione come mezzala, poi per problemi fisici lasciato in tribuna insieme a Kondogbia.

Il giocatore parla delle sue perplessità con il proprio procuratore, che a questo punto riaccende alcune trattative “dormienti”. Contatta il Liverpool, che durante questa sessione di mercato era arrivato ad offrire 23 milioni, non abbastanza per la dirigenza nerazzurra, e poi bussa alla porta del Real Madrid, la sera di Ferragosto, per tre ottimi motivi: l’anno scorso, sotto richiesta di Ancelotti, Perez aveva già sondato il terreno, ma anche in quell’occasione l’offerta non venne ritenuta congrua; Mateo è “sponsorizzato” da Modric, connazionale che vede in lui il suo erede; Benitez ha espresso un parere più che positivo per il giocatore.

La prima offerta, arriva via email, si aggirava sui 25 milioni più bonus (legati a vittorie, presenze e goal). Non abbastanza per convincere l’Inter, che risponde ai blancos di dover aumentare la propria offerta, dovendo toccare quota 40 milioni. È iniziata la trattativa. L’email successiva contiene un importante aumento della base fissa, da 25 a 32, ma i dirigenti non sono ancora soddisfatti, chiedono almeno 35 milioni più bonus. Solo a quell’altezza Thohir darebbe il proprio assenso, sia per ragioni legate al bilancio, sia per smuovere il mercato in entrata.

Se l’Inter può ritenersi soddisfatta dell’affare, anche il giocatore può sorridere: per lui pronto un contratto da 4 milioni più bonus annui per 5 anni.

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