GdS – Il 4-4-2 nel Trofeo TIM è l’SOS di Mancini: vuole Perisic. Kovacic bocciato davanti la difesa, lui ci resta male perché…

Mancini non vive un momento particolarmente sereno. Come riporta La Gazzetta dello Sport di certo il fallimentare Trofeo TIM non ha fatto piacere, ma sono altre al momento le preoccupazioni del tecnico nerazzurro.

Già, perché il 4-4-2 nel derby contro il Milan al Mapei Stadium (poi corretto con lo spostamento di Brozovic sulla trequarti) ha fatto capire che c’è ancora molta confusione: Mancini ha chiaramente detto che serviranno 4 o 5 partite per essere al meglio. Alla ripresa degli allenamenti dopo il Trofeo TIM (a differenza di come aveva fatto in un’altra occasione questa estate) non ha sgridato la squadra, un po’ perché è lecito sperimentare, un po’ perché quella formazione è stata schierata a causa della sua idea di leadership in mezzo al campo: Melo (che ha rinnovato col Galatasaray) avrebbe fatto comodo, perché poteva ricoprire almeno due compiti in mezzo al campo. Se invece in quella posizione viene schierato Medel, di certo tenderà talvolta a comportarsi da centrale difensivo.

Anche Kovacic è stato provato davanti alla difesa per un mese, poi però si sono tentate altre soluzioni. E il giocatore ci è rimasto male perché è lì che vorrebbe essere schierato.

Al di là del problema del giocatore davanti alla difesa, Mancini sa in realtà con che modulo giocare, perché il 4-4-2 con Hernanes e Kovacic centrocampisti larghi non è una strada percorribile: era un segnale per far capire che ha un grande bisogno di Perisic. Il modulo che userà non sarà di certo il 4-4-2 e nemmeno il 4-3-1-2: utilizzerà il 4-3-3 o, al massimo, il 4-2-3-1. Ma nel Trofeo TIM ha utilizzato schemi di gioco non congeniali proprio per ribadire ancora una volta, se ce ne fosse bisogno, che l’esterno del Wolfsburg è fondamentale nel suo scacchiere.

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