Murillo: “Felice di essere qui, voglio dimostrare tutto il mio valore. Mancio è un grande allenatore, con lui posso diventare il più forte”

È uno dei volti nuovi della rosa interista. Dopo le prime uscite in amichevole, Jeison Murillo si presenta ai tifosi nerazzurri attraverso i microfoni di Inter Channel“Sono contento di essere qui, come avevo detto il giorno del mio arrivo a Milano. Voglio approfittare di questa opportunità che mi ha dato Dio e che mi ha dato l’Inter”.

Parlando delle sue caratteristiche, il centrale colombiano spiega: “Credo che il gioco dell’Inter si adatti bene alle mie qualità. Sono un giocatore rapido nello stretto, con buon tempismo e carattere. Fuori dal terreno di gioco sono un ragazzo molto tranquillo e allegro, ma dentro il campo mi trasformo. Essere qui è un’opportunità per dimostrare il mio valore e per dare il mio contributo alla squadra”.

Si discute poi dell’esperienza in Copa America: “È stata una bella occasione, mi ha permesso di mettermi in mostra in una competizione di livello internazionale. Essere stato premiato come miglior giovane del torneo è un premio che mi ripaga di tutti gli sforzi. Per questo ringrazio Dio e tutti quelli che hanno creduto in me”. 

Inevitabile quindi una domanda sui paragoni con Ivan Cordoba: “Credo sia un grande uomo, non solo per il mio paese ma anche per l’Inter. Mi paragonano a lui per le caratteristiche, per il modo di giocare e ovviamente per la posizione in campo. Ma spero di fare il mio percorso all’interno del club e di dare il massimo per il bene della squadra”. 

Chiusura dedicata al rapporto con Roberto Mancini e agli obiettivi per la stagione che sta per cominciare: “Il mister ti prepara bene sul piano fisico e lavora molto sulla parte tattica. Sapevo che in Italia sarebbe stato così e lui mi sta aiutando tantissimo nella mia crescita. Se mi darà la possibilità di giocare farò di tutto per ripagare la fiducia. L’Inter è una grande squadra e qui bisogna sempre pensare a vincere. Si punta sempre ai primi posti e questa energia ti contagia. Io poi non mi siedo mai e sono abituato a chiedere sempre di più a me stesso. Lavoro per diventare un giorno il difensore più forte”. 

Fonte:  Inter.it 

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