GdS – Ranocchia: “E’ il momento di parlare con i fatti, anche senza fascia da capitano”

Andrea Ranocchia alla vigilia del primo derby con il Milan, seppur in amichevole, è carico per la nuova stagione che verrà, nonostante le voci di mercato che spesso e volentieri sembrano allontanarlo da Milano. A La Gazzetta dello Sport racconta del gap con la Juventus che secondo lui si è ridotto: “Loro hanno perso tre giocatori importanti: Pirlo, Vidal e Tevez. Tutti difficili da rimpiazzare, malgrado sia arrivata gente forte. Non so se sarà una Juve meno forte. Possibile che il gap si sia ridotto. Ma queste sono parole, adesso i fatti”.

Ranocchia è reduce da una stagione travagliata, gli errori difensivi del passato pesano ancora come macigni: “Avere fondamenta solide è fondamentale. In A vince quasi sempre chi subisce meno reti. In ritiro abbiamo lavorato tantissimo sulla fase difensiva. Non solo su quella dei quattro dietro. Per il salto di qualità dobbiamo difenderci in 11″. Un nuovo acquisto su tutti ha fatto riesplodere la passione per l’Inter, Geoffrey Kondogbia: “Geoffrey mi piace. Poche parole e molti fatti. Tutti dobbiamo essere così. Ma soprattutto è un giocatore di talento, in campo si farà sentire. Basta non aspettarsi che, a 22 anni e appena arrivato, risolva le partite da solo“.

L’età e la maturità, nell’Inter estiva è spuntato anche Di Marco: “Federico non ha neanche 18 anni, aveva contro il Bayern e un avversario incredibile come Douglas Costa. Ha un po’ sofferto, però ha anche fatto cose buone quando spingeva. Purtroppo non mi stupisco che in Italia si critichi un giovane. E poi ci si lamenta che non trovano spazio“. Sull’Inter del futuro Andrea Ranocchia ha le idee chiare:”Se vuoi vincere, devi convivere con la pressione. L’obiettivo Champions dobbiamo porcelo, ma dentro lo spogliatoio. Senza proclami, con Mancini caricatissimo. Poter scegliere gli uomini in base alle esigenze, fare la preparazione e il lavoro tattico dall’inizio farà la differenza“.

La nuova stagione si porta dietro i dubbi del passato, su permanenza di Ranocchia e fascia da capitano: “Ogni estate sono fuori dall’undici titolare, poi gioco io. Le cose vanno dimostrate in campo. Io
esco sempre con la maglia sudata, do tutto per questi colori. Del discorso fascia si parla solo tra i media, nessuno in società ne ha fatto cenno. Sono serenissimo. E lo resterei anche senza fascia“.

 

Impostazioni privacy