Parla Sylvinho: “Con Roberto è un viaggio incredibile. Un vincente è chi tenta di migliorarsi ogni giorno”

Giornata di conferenze stampa e interviste in casa Inter nella sua seconda tappa della tournée cinese a Shenzhen. Dopo le dichiarazioni di Roberto Mancini in conferenza stampa pre derby di domani contro il Milan, ora è il turno del vice Sylvinho che hai microfoni di Inter Channel ha rilasciato dichiarazioni sul momento della squadra e sulla sua esperienza in nerazzurro in corso.

Varie le tematiche trattate come ad esempio il suo approcio a questo nuovo incarico: “Ho fatto quindici anni il calciatore, ho tante storie da raccontare. Piano piano stiamo trasmettendo la mentalità giusta ai giocatori. Un vincente è chi lavora tutto il giorno, non chi si accontenta di una Coppa o due. Un vincente è chi tenta di migliorarsi ogni giorno e io voglio trasmettere questo ai ragazzi“. Si passa poi al suo rapporto con Mancini: “con Roberto è un viaggio incredibile. Se parla lui io sto zitto, ma quando lui mi dice di allenare o arbitrare le partitelle, inizio a parlare. Anche da calciatore ero così. Abbiamo lavorato insieme sei mesi nel Manchester City, quando io mi sono trasferito lì da giocatore, ma non pensavo che potesse scegliermi. Ci siamo tenuti in contatto anche dopo che ho smesso di giocare con qualche email, quando mi ha chiamato per essere il suo vice ho aspettato la fine della Liga brasiliana, ho preso un aereo e sono arrivato.

L’attenzione si sposta poi sulla condizione della squadra: “a Brunico abbiamo lavorato molto bene insieme, la condizione è buona. Lassù faceva un po’ di caldo, qui abbiamo trovato un altro clima, è un po’ più difficile, però stiamo affrontando partite importanti e questo è fondamentale. Bayern Monaco, Milan e Real Madrid sono avversarie forti. Non sappiamo ancora chi arriverà, però tutti i nostri lavorano con molto impegno“. Si parla poi del rapporto che ha con i suoi giocatori e della loro stima nei suoi confronti: “io sono felice di questo, perché il mio lavoro non è solo parlare con i vari Kovacic, Kondogbia, Ranocchia. La parte importante del mio lavoro è parlare anche con chi è giovane o con chi non gioca spesso, è molto importante non farli demoralizzare. Penso di essere una sorta di fratello maggiore“.

Chiusura classica dedicata alle aspettative e obiettivi per la prossima stagione: “vedo la squadra migliorare, aspetto le ultime due, tre settimane di calcio mercato ma credo che possiamo fare qualcosa di buono“.

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