Ibra perché sì (e perché no)

La Bomba (ed il conseguente tormentone…) è stata sganciata.

Ora il tormentone del calciomercato è stato trovato e si andrà avanti per settimane: Ibra sì, Ibra no, Ibra vicino al Milan, Ibra: è fatta con l’Inter.

Ma davvero serve un giocatore come lo svedese all’Inter?
Sì.
Un Ibrahimovic 2.0 porterebbe un entusiasmo incredibile nei tifosi, sicuramente farebbe schizzare gli abbonamenti e la vendita delle magliette, riempirebbe lo stadio e accenderebbe i riflettori sull’Inter e su tutta la Serie A.
Ma non sarebbe solo marketing ed immagine, sarebbe anche sostanza, soprattutto sostanza.
Lo svedese fa reparto da solo, è difficilmente marcabile, ha un tocco ed un controllo di palla che hanno in pochi al mondo, vede la porta come Benzema e serve assist come Hazard e nonostante i 34 anni ed un carattere difficile, è uno dei migliori 5 interpreti del suo ruolo nel panorama internazionale.

In aggiunta aiuta la squadra quando si trova in difficoltà, è un punto di riferimento in campo, su cui i compagni possono sempre contare e a livello carismatico.
Con lui il giovane Icardi esploderebbe definitivamente, Kovacic potrebbe fare il definitivo salto di qualità, Kondogbia troverebbe un genio con cui giocare e magari Jovetic si divertirebbe a regalare calcio spettacolo.

Ma ci sono anche dei no da ponderare.
Zlatan non è più il giocatore che fu e che ha lasciato l’Inter per incantare Barcellona, il Milan e Parigi e la sua tenuta atletica potrebbe non essere più al 100%.
In più il suo arrivo potrebbe impedire l’ingresso alla Pinetina di giovani promettenti e possibili futuri campioni come Salah, Jovetic, Perisic, che garantirebbero all’Inter futuro ed investimenti.
La sua presenza potrebbe offuscare la crescita di bomber Icardi, messo all’ombra del Gigante e il suo ingaggio potrebbe essere uno sperpero di tempo e di danari.

In più l’Inter non è il Pune City, neanche il Delhi Dynamos e neppure i Los Angeles Galaxy e la Serie A non è il campionato indiano.
Non è giusto che si chiamino giocatori verso la fine della carriera, per farli svernare e trattarli come star del passato che vengono a fare passerelle.

Se, al momento, non ci si possono permettere i CR7, i Messi, gli Hazard, meglio puntare su giovani forti che possano portare qualità ed entusiasmo e magari diventare campioni come i vari Kondogbia, Perisic, etc….

Ma queste sono solo chiacchere, i tifosi sognano, prendere Ibra varrebbe un altro derby e la Juve si avvicinerebbe molto.

Buon lavoro Ausilio.

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