Fassone a 360 gradi: “Champions sì, scudetto si vedrà: l’Inter deve stare al top. E sul mercato..”

Tanto mercato e obiettivi per la prossima stagione nell’intervista curata da Tuttosport al direttore generale interista Marco Fassone. Apertura dedicata infatti ai buoni propositi per la stagione non ancora iniziata, con la parola scudetto che riecheggia, ormai da diverse settimane, in tutto l’ambiente interista: L’Inter deve stare al top e certamente giocare in Champions deve essere un obiettivo primario per il club. Per lo scudetto poi si vedrà”.

Si passa poi subito al mercato, con l’intricata vicenda Salah e gli attacchi provenienti dalla Fiorentina sempre in primo piano: Gli attacchi arrivati da Firenze sono stati eccessivi e ingiustificati: l’Inter è alla finestra per capire la situazione perché, al momento, mi sembra che non si capisca bene a chi appartenga il cartellino di Salah. Dovesse liberarsi, l’egiziano potrebbe fare al caso nostro”.

Non solo giocatori in entrata ma anche operazioni in uscita, necessarie per far respirare le casse interisti dopo gli importanti investimenti e per proseguire nell’opera di sfoltimento della rosa: “Non è facile per nessuno lasciare l’Inter, però bisogna anche comprendere che le nuove regole imposte dalla Federcalcio hanno cambiato la situazione e imposto che venga redatta una lista di 25 giocatori per il campionato, quindi c’è il rischio concreto di restare fuori per chi viene messo sul mercato”. Riferimento chiaro questo a giocatori come Shaqiri e Santon, restii all’idea di un trasferimento ma, per necessità economica e numerica, messi sul mercato dalla società.

Il dg interista fa il punto poi su un’altra spinosa situazione, vale a dire quella di Ricky Alvarez e del contenzioso con il Sunderland: “L ’Inter ha depositato alla Fifa un ricorso perché il Sunderland non ha accettato il Transfert Matching Sistem fatto dall’Inter. Quindi, essendo stati presi degli accordi che prevedevano il riscatto obbligatorio del giocatore in caso di salvezza (10,5 milioni il costo del cartellino), abbiamo chiesto alla Fifa un indennizzo e pure i danni derivanti dal loro comportamento, considerato che nelle discussioni per il fair play finanziario abbiamo indicato come introiti quello della cessione di Alvarez e la Uefa ha già certificato quell’operazione come un ricavo per l’Inter”.

Toccato nella lunga intervista anche il discorso legato al sì di Fondazione Fiera per il nuovo stadio del Milan: “Sappiamo benissimo che questo per il Milan è un primissimo passo e che con il Milan stiamo lavorando a un progetto comune che coinvolga a 360° la città. Noi vogliamo investire in San Siro e farlo nostro. Mi auguro che tutte le componenti in ci aiutino rendendo Milano come le altre città europee con due stadi di proprietà per due squadre di questo blasone”.

Chiusura infine dedicata al possibile fallimento del progetto economico/sportivo, legato ad una possibile mancata qualificazione in Champions League il prossimo anno: “Quello si potrà dire soltanto a giochi fatti in base a quanto ci sarà capitato durante l’anno. Certo è che noi dobbiamo andarci in Champions e stiamo facendo il possibile per allestire una rosa adeguata per centrare l’obiettivo“.

 

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