Kondogbia, gran colpo di mercato fatto passare per spesa folle

A me non piace la prostituzione intellettuale, mi piace l’onestà intellettuale“: così, nel periodo nerazzurro, parlava José Mourinho.

Già, prostituzione e manipolazione intellettuale, e conferenza stampa che passerà alla storia. Un po’ quello che sta accadendo in questi giorni, sempre nei confronti dell’Inter. Trattativa lunga e derby di mercato a Montecarlo col Milan, i nerazzurri che soffiano Kondogbia ai cugini portando a casa uno dei maggiori prospetti sul mercato.

Incredibilmente, però, si è passati dal parlare di un possibile colpaccio per il Milan ad acquisto eccessivamente oneroso una volta arrivato all’Inter: “Ma come, e il FFP?“; “Kondogbia è forte ma non vale tutti quei soldi“; “Pogba è di un altro livello“.

Kondogbia è forte e quei soldi li vale: oggi il mercato fa pagare il giocatore in base alle sue potenzialità non tenendo conto del valore del giocatore in quel momento storico. E’ questo che ha fatto pagare 80 milioni per James Rodriguez, 100 milioni per Bale e solo 9 per Tevez (questa la cifra sborsata dai bianconeri due anni fa per portarlo via dal City).

Che poi non sia Pogba è certo: sono due giocatori completamente diversi, che nella Francia possono giocare insieme proprio perché si completano. Lo juventino è più tecnico, magari più decisivo in zona gol; il neo interista è un centrocampista di rottura.

Infine, riguardo al FFP: 35-40 milioni sono tanti, per qualsiasi società, ma molti (praticamente tutti) ritengono che per l’Inter sia una cifra esagerata visto che l’UEFA è con il fiato sul collo. Conoscendo a fondo la situazione finanziaria dei nerazzurri, si può tranquillamente dire che una spesa del genere, con le cessioni in programma, potrebbe pesare relativamente poco sul bilancio interista. Ma questa è un’argomentazione che viene fatta passare in secondo piano. E se anche non volessimo considerare quest’aspetto, è comunque incredibile come si facciano senza problemi i conti in tasca all’Inter: Thohir è arrivato a Milano con umiltà, senza comportarsi da Paperon de’ Paperoni, non ha speso cifre folli stile PSG o Manchester City. Questo dovrebbe far capire che evidentemente, un investitore come lui, ha fatto una spesa esosa tenendo conto di pro e contro.

Le considerazioni fatte sono molte, ma alla fine le chiacchiere stanno a zero: Kondogbia è dell’Inter, se la cifra spesa è esagerata o meno solo il tempo potrà dirlo.

Impostazioni privacy