Juan Jesus in conferenza stampa: “L’Europa è ancora possibile, la Roma non è forte come prima. Voglio migliorare, l’Inter è la mia casa”

Dopo le conferenze stampa di Medel, Shaqiri e Ranocchia, ad aprire quella che conduce al big match contro la Roma di sabato prossimo è Juan Jesus.

I TIFOSI – Il difensore brasiliano risponde alle domande dei giornalisti presenti al centro sportivo “Angelo Moratti”, partendo dal derby di domenica scorsa quando, dopo tanto tempo, San Siro era di nuovo gremito: “Il pubblico aiuta moltissimo. Mi è venuta la pelle d’oca contro il Milan, lo stadio era una bolgia. Tutti da bambini vogliono giocare in stadi così. Peccato per il risultato” Davvero peccato per il risultato che allontana maggiormente la zona Europa. Juan Jesus, però, non perde la speranza: “E’ un peccato il risultato di San Siro, anche perché la Fiorentina ha perso ed era una buona occasione per avvicinarci. Adesso abbiamo ancora 7 partite e speriamo di fare più punti possibile”.

LA RINASCITA NEL NUOVO RUOLO – Arrivato all’Inter nel 2012, il brasiliano si sta adeguando alle richieste di Mancini, con risultati migliori rispetto ai mesi scorsi. Forse il ruolo da terzino gli si addice meglio: “Penso di essere migliorato in base alle statistiche. Ammetto di non aver dato il massimo in questo mese e mezzo, ma credo di stare migliorando. Non so se tornerò a giocare da centrale più forte di prima o resterò terzino, faccio solo quello che il mister mi chiede al meglio possibile. E’ ovvio che preferisco giocare da centrale, lo faccio da sempre. Ora ho la possibilità di fare anche il terzino, devo sia difendere che attaccare, e lo faccio tranquillamente”. Un miglioramento generale, come ammette lo stesso Juan con umiltà e tanta voglia di crescere: “Ho acquisito esperienza e conoscenza del calcio italiano. Ho commesso degli errori, ma ho 23 anni e non 30, tutti possono sbagliare. Devo solo stare attento e concentrato, sto lavorando per questo e penso si sia visto nelle ultime 3 giornate”. Forse qualcuno ricorda il suo momento buio, ma Juan Jesus ci ha messo una pietra sopra: “E’ un argomento chiuso. Capita a tutti, ma ora è passato. Siamo esseri umani e ci sta un momento così, ho cercato di lavorare e superare il momento. Il mio punto debole era la testa, perché se non sei concentrato non puoi fare nulla“. Il problema, probabilmente, era costituito anche dalla scarsa intesa con Ranocchia, adesso affiancato dal veterano Vidic“Difficile spiegare perché giochiamo meglio singolarmente e non insieme. Siamo amici, le nostri mogli escono insieme. Ai tempi di Stramaccioni ho fatto tante buone partite con Andrea, forse è un anno particolare e ci hanno anche preso come bersaglio. Accetto le critiche, servono per migliorare. Mi dà fastidio quando vedono cose che non ci sono“.

I PROSSIMI AVVERSARI – Uno sguardo alla prossima avversaria dell’Inter, la Roma di Garcia, non la stessa dell’anno scorso e dell’inizio della stagione: “Dobbiamo approfittare di questa occasione, non sono quelli di prima, pensavo potessero puntare allo scudetto”.

BUONI PROPOSITI PER LA PROSSIMA STAGIONE – “Il prossimo anno dobbiamo trovare più continuità, perché abbiamo alternato troppe partite buone e meno buone. Non si trattava di problemi di tattica e tecnica, ma solo di testa. Dobbiamo trarre insegnamento da quest’anno e dare il 100% ogni partita”. E c’è anche qualche buona intenzione personale: “Voglio migliorare sempre. Il primo anno sono stato una sorpresa, sono entrato e mai più uscito. Anno dopo anno è sempre più difficile dimostrare quanto vali. Credo che devo continuare a migliorare, a fare del mio meglio, è solo così che posso avere la fiducia del mister. Non so perché si parli di mercato. Io sono dell’Inter, mi sento a casa. Non cambierei mai l’Inter per niente, sono bugie quelle che si dicono. Sarò dell’Inter per ancora 4 o 5 anni”.

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