Le chiacchiere stanno a zero

Ci risiamo. Parlano tutti. Fiumi di parole e di inchiostro per le interviste dei protagonisti nerazzurri che però in questa stagione sul campo, hanno latitato. Latitato o spesso addirittura marcato assenza.

Nella settimana che precede una partita, non proprio qualunque, come il derby, Medel, Ausilio, Ranocchia, Mancini, Shaqiri e  Juan Jesus si sono prodigati su portali e testate italiane ed estere a commentare la situazione Inter e soprattutto a promettere la rinascita nerazzurra e la voglia di vincere il derby.
Un’operazione di marketing? Una strategia per addolcire ed avvicinare i tifosi nonostante anni e stagioni al di sotto di ogni più pessima previsione?Sicuramente. Ma ora i tifosi non vogliono vetrine di ogni genere, tweet e promesse non mantenute.
C’è un solo modo per far rinnamorare i supporters nerazzurri ed è quello di sudare per la maglia. Non importa se si vince, se lo si fa tanto meglio, si venderanno più magliette e magari in Indonesia o in Cina il brand può crescere, ma la voglia è di vedere giocatori che valgono e lottino per i colori e la maglia che indossano.Shaqiri dice: “Vogliamo far vedere ai tifosi che Milano è nerazzurra...”.
Loro lo sanno già, giovane prospetto di campione dell’Inter che sarà, quello che non sanno è se il gruppo che ammirano e sostengono nonostante tutto lo sappia e sia in grado di rappresentarli ora e nel tempo a venire.

Le chiacchere stanno e devono stare a zero, solo il campo avrà il diritto ed il dovere di dare delle risposte e domenica non si può più scherzare.

Quindi non rimane che tenere un profilo basso fino al fischio di inizio, per poter davvero scatenare l’inferno nel catino bollente che attente a sfida.

Dopo il triplice fischio, i tifosi, ascolteranno anche tutte le voci e le promesse del caso, prima no.
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