Mancini in conferenza: “Kovacic e gli altri devono dare qualcosa di più; dobbiamo concentrarci su queste ultime 9 gare”

Una settimana difficile quella per i nerazzurri, che si è aperta con una Pasqua amara dopo la “non-prestazione” di sabato scorso. Più che di calcio giocato, questi giorni sono stati ricchi d’indiscrezioni, i possibili addii e arrivi a fine stagione e, sopratutto a tenere banco, il possibile ritorno di Massimo Moratti al vertice della società nerazzurra.

Domani, però, si gioca: Hellas Verona – Inter. Una partita fondamentale, l’ultima prima della doppietta derby – Roma, e pensare solo al campo e alla vittoria, dopo questa settimana, sembra difficile per i nerazzurri. A tornare a palare di campo, e non solo, ci pensa Roberto Mancini, nella consueta conferenza stampa pre-gara.

CERTEZZE PER DOMANI

Mi aspetto che la squadra si comporti come ha fatto contro la Samp e altre squadre, non come contro il Parma. Quando uno fa queste le partite si possono anche perdere, il calcio è così, ma se giochiamo raccoglieremo qualcosa di più”.

9 PARTITE PER CAPIRE CHI RIMANE

“Tatticamente si può anche cambiare, si può vincere in qualsiasi metodo se una squadre ha l’attitudine positiva, per far la partita. L’importante è la mentalità. Paradossalmente, nonostante i risultati non siano buoni, la squadra sta mettendo tutto. È un tragitto di sofferenza in cui alterniamo le prestazioni”.

THOHIR ARRABBIATO

“È sempre molto positivo. Come tutti, quando hai del sangue nelle vene, ci sta l’arrabbiatura nel momento. È sempre positivo con me, con la squadra”.

RIVOLUZIONE

“Ho risposto ad una domanda, io ho solo detto che nel calcio le rivoluzioni fanno bene, cambiano la mentalità. Non ho mai detto che dovevamo cambiare 25 giocatori”.

DUBBI

“Io sono in un grande club. Se sono tornato vuol dire che credo di poter tornare competitivi. Star fuori dall’Europa non è un grande danno se costruiamo una squadra più forte. Staremo 360 giorni senza coppe, andarmene non è nei miei programmi”.

NON CESSIONE DEI GIOVANI E IMPOSSIBILITÀ PER YAYA TOURE

Non so commentare, quando parlerò col Presidente vedremo”.

D’AMBROSIO

Sì, potrebbe rientrare dal primo minuto”.

MORATTI PRESIDENTE O THOHIR

“Quale Ronaldo? Perché l’altro è un po’ fuori forma (ride, ndr). Moratti quando è stato presidente ha fatto grandi acquisti, i risultati sono stati mondiali. È difficile muovere Ronaldo o Messi dalla Liga”.

COME AVVENGONO LE DECISIONI

“Non sono vere le voci sulla lontananza del Presidente. La società sta lavorando. Noi e i tifosi stiamo soffrendo, ma stiamo lavorando. Non si perde o si vince perché un presidente non è presente tutti i giorni. Se no le squadre inglesi non vincerebbero mai. È un luogo comune che dobbiamo toglierci, non è assolutamente così”.

DIFFIDATI PER DERBY

“Abbiamo tre centrocampisti diffidati, probabilmente uno partirà dalla panchina”.

FURIBONDO DOPO IL PARMA

“Ho avuto un approccio diverso perché pensavo fosse giusto così. Non è che i giocatori non abbiano dato il massimo, per questo credo che non ci si possa arrabbiare più di tanto. Poi quando i risultati non vengono è giusto arrabbiarsi. Un po’ più duro in settimana sì, ma per far capire che devono dare qualcosa di più a livello agonistico, di cuore”.

RIFLESSIONI DOPO UDINESE – PARMA

“Quando noi parlavamo del Parma, io dicevo che era la peggior partita, perché non hanno nulla da perdere. La peggior partita da affrontare. I giocatori singoli, presi ad uno ad uno, non sono da ultimo posto. Non è un caso che abbiano pareggiato anche a Roma. Queste gare vanno affrontate al 200% per chiuderle subito”.

KOVACIC

“La posizione la decido io. Se gioca da mezzala è perché ho ritenuto che la interpreti bene. L’Inter punta su Kovacic, lo dimostra il rinnovo di qualche mese fa. Poi, i giocatori devono anche tirare fuori qualcosa in più. Questo è il momento per cui Kovacic dia qualcosa in più. Si dice che Kovacic è un giovane ma ad un certo punto deve anche tirare fuori qualcosa per fare il salto”.

CAMARA

“Camara, Puscas, Dimarco, Baldini, sono giocatori che si allenano con noi da diverse settimane. Poi sono giovani, quindi il momento può essere complicato, ma sì, troveranno spazio”.

GIOCATORI IN BILICO

“I giocatori devono prendersi le responsabilità e dare qualcosa in più. Quindi i giocatori che in allenamento sono straordinari, devono esserlo anche in partita. Loro sono realmente dispiaciuti e vogliono cambiare la situazione”.

COSA SALVEREBBE LA STAGIONE

“Penso che se facessimo delle vittorie, avere un livello di gioco e di risultati in queste 9 partite, nonostante non abbiamo raggiunto alcun obbiettivo, potrebbe essere una buona base”.

CHE PUNIZIONE IN CASO DI SCONFITTA

“Non credo che un ritiro sia giusto dopo una sconfitta. È una cosa classicamente italiana. Lo si faceva 20-30anni fa. Dobbiamo cambiare i risultati con il lavoro, non per le punizioni. Con il lavoro”.

MERCATO

Dobbiamo pensare a queste 9 partite, che sono importanti. Queste cose sono belle, ma dobbiamo stare concentrati. non so perché un giocatore dovrebbe scegliere l’Inter, nonostante non vinca da molto. L’Inter è sempre l’Inter, ha la sua storia, forse per questo”.

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