GdS – L’importanza di avere Shaqiri in versione aladino

E’ l’Aladino dell’Inter, piccolo, scattante e con la luce negli occhi, mai come oggi l’Inter ha bisogno di Xherdan Shaqiri.

Come scrive La Gazzetta dello Sport con lo svizzero in campo tutti rendono al meglio, visti gli spazi che grazie a l’intuizione e la saggezza che l’ex giocatore del Bayern riesce a trovare costituiscono sempre problemi agli avversari.

Da trequartista ha sortito due effetti, accendere l’attacco interpretando il ruolo in modo moderno, ad alta intensità, senza dare punti di riferimento, trovando assist e cercando la porta e di conseguenza ha relegato in panchina Kovacic ancora poco propenso a scalare le gerarchie di Mancini.

Mateo ha qualità, deve tirarle fuori,  ma in fretta perché nel calcio come nella vita nessuno ti aspetta troppo” dice Mancini sul genietto di Linz.

Presa ad esempio la gara con la Fiorentina spiega meglio il concetto, chiavi in mano a Kovacic con Shaq che parte dalla panchina, l’Inter produce poco o nulla fino ali ultimi 25 minuti dove entra in campo lo svizzero ed è adrenalina pura con occasioni sprecate da Icardi, Vidic e Palacio, col rammarico della gara di ritorno col Wolfsburg e il fastidio alla coscia che ha interrotto la cavalcata di Shaqiri e dell’Inter in Europa League.

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