GdS – Rummenige: “Un peccato non avere l’Inter in Champions, e sul Fair Play Finanziario dico che…”

Una firma illustre della storia nerazzurra parla oggi a La Gazzetta dello Sport, è Karl Heinz Rummenigge, ex attaccante interista negli anni 80, oggi amministratore delegato del Bayern Monaco.

Purtroppo mi devo spesso occupare anche della politica” racconta Kalle con rammarico, “Ma la cosa più emozionante per me resta il calcio giocato”.

Raccontando delle imprese del suo Bayern Monaco in Europa il suo pensiero cade su Milano e su Milan e Inter che viaggiano verso una stagione senza coppe europee: “Se va così è un peccato non solo per i club ma anche per il calcio italiano e quello europeo. Squadre come il Milan e l’Inter hanno grossi nomi che servono alla competizione. Ma lamentarsi non serve, ho visto l’altro ieri anche Marco Fassone, oltre a Umberto Gandini, e subito ho pensato che cinque anni fa l’Inter aveva la Champions League in mano, il calcio è cosi ma qualcosa negli ultimi 5 anni è andato male”.

Rummenigge parla anche di Fair Play Finanziario, individuando una certa difficoltà a colmare il gap che si crea a livello economico tra squadre: “«Bisogna avere un piano chiaro con tutte le possibilità finanziarie a disposizione, ma senza andare contro il fair play finanziario. Dobbiamo ricordare che l’Inter è sotto inchiesta per le regole non rispettate. Anche noi come associazione dei club dobbiamo pensare come si potrebbero aiutare nel financial fair play certe squadre come Inter e Milan, perché sono danneggiate in questo senso. Se hai un buco, difficilmente ne puoi uscire senza denaro fresco. Leggo che il Milan può essere venduto, ma il proprietario nuovo non può mettere troppo capitale senza andare contro le limitazioni Uefa. Quindi tocca anche a noi nomi grossi scovare una soluzione per non penalizzarle di più”.

Suggerisce cosi Rummenigge una sorta di mano dai grandi club a quelli in difficoltà: “«Ci sono gli statuti chiari, rigidi ma dobbiamo rifletterci, per non danneggiare troppo. Quasi tutte le società dell’Est soffrono perché non hanno troppi ricavi da televisioni, sponsor, merchandising. Quindi dobbiamo studiare come si potrebbe dare una mano a questi club, ma pure ad alcuni big dell’Ovest che adesso si trovano in difficoltà”.

Impostazioni privacy