Mancini vs procuratori: da Vidic a Kovacic, i difficili rapporti tra il Mancio e gli agenti

Tanto ammirato dai giovani e stimato dai tifosi e dal presidente Erick Thohir, Roberto Mancini sembra non avere un feeling particolare con i procuratori.

Vidic e Kovacic sono i principali dilemmi per il tecnico nerazzurro, che non deve soltanto avere a che fare con le loro prestazioni poco convincenti, ma anche con i rispettivi agenti.

VIDIC – Risalgono a due settimane fa le dichiarazioni di Martina, agente di Nemanja Vidic. Il procuratore, senza peli sulla lingua, non ha esitato a difendere il suo assistito: Con l’arrivo di Roberto per due mesi Vidic non ha visto il campo ed è entrato in campo da titolare solo quando non c’erano altri difensori disponibili, con il Genoa, dove ha fatto un’ottima partita. Il modulo di gioco è quello che lui ha sempre preferito, quello che lo ha portato ad essere uno dei più forti centrali in circolazione e non capisco perché non abbia avuto altre opportunità. Nemanja del resto è un ragazzo che non fa mai polemica, si impegna e lavora. Secondo me il trattamento non è stato dei migliori. Tra l’altro non ci sono state nemmeno spiegazioni da parte del tecnico“. In seguito alle parole forti di Martina, che hanno evidenziato il distacco tra l’allenatore ed il difensore serbo, si era parlato di uno scontro con Mancini. Scontro smentito dallo stesso agente: Nessuno scontro con Mancini, ma quando vedo un amico, più che un professionista, accusato di qualcosa che non ha fatto, mi sento in dovere di intervenire. Vidic non ha mai avuto problemi con nessuno, nemmeno con Mancini”.
Una storia mai chiarita del tutto e che apre le porte ad un probabile addio del difensore serbo a fine stagione.

KOVACIC – Più recenti, invece, le dichiarazioni dell’agente di Mateo Kovacic, Vuksan, il quale ha ribadito che il futuro del croato sarà all’Inter, Mancini permettendo: Mateo non lascerà l’Inter per nessuna ragione. L’Inter ha allungato e migliorato il suo contratto portandolo a 4 milioni di euro. Che senso avrebbe se non lo considerassero un giocatore su cui puntare? Probabilmente l’unico a non vederla in questo modo è Mancini, che non lo utilizza come e quanto dovrebbe“.
Smentiti i contatti con il Liverpool, Mateo non avrebbe motivo di lasciare Milano. O per lo meno non ne aveva motivo prima che il suo procuratore attaccasse Mancini:  “Questi allenatori non hanno idea di come farlo giocare”, ha così rincarato la dose Vuksan, evidenziando come i rapporti tra il Mancio ed il numero 10 non siano proprio idilliaci.

Due situazioni complicate. Per entrambi i minuti in campo sono sempre meno, i sorrisi pochi, e le voci di un possibile addio a fine anno aumentano. A tutto ciò si aggiungono i problemi del tecnico con i procuratori. Mancini non avrà di certo gradito le parole di entrambi, che hanno peggiorato un quadro già di per sé non brillante.
Da qui a giugno, comunque, le prospettive future dei due giocatori potrebbero cambiare, tutto dipende dal loro impiego in campionato e dalle loro prestazioni. Mancano 10 partite, nelle quali entrambi dovranno dimostrare il loro valore e convincere Mancini di meritare la maglia da titolare. Intanto si spera che i rispettivi agenti non facciano ulteriori danni.

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