Icardi, cucchiaio e modernità

Maurito Icardi da qualche partita sembra un altro giocatore, guarito da malanni precedenti.

Nessuno ha mai dubitato sulle qualità della giovane punta argentina, basti pensare alla quantità di squadre di prima fascia interessate a lui, ma mancava sempre qualcosa per affermare con certezza il talento del bomber.
Per una punta moderna solamente il senso del gol e la potenza non bastano più.

Per quanto spiccate possano essere queste qualità devono essere solo una parte del giocatore se si vuole considerare un campione. Nessun centravanti delle migliori squadre d’Europa, gioca statico e fermo in area di rigore aspettando la palla buona.

Tevez, Higuain, Ibrahimovic, Neymar, Benzema, Cristiano Ronaldo, solo per citarne alcuni, sono giocatori globali. Lottano per e con la squadra, si sacrificano, tornano indietro, si occupano della fase difensiva, aprono molti spazi, variano su tutto il fronte d’attacco e fanno molti gol. Mauro Icardi con la cura Mancini sta entrando con pieno merito nella lista di questi campioni. Il tecnico lo disse poco dopo aver visto alcune partite dell’argentino: “Deve migliorare nei movimenti…” e così è stato.

Oggi Maurito torna fino alla metà campo, pressa gli avversari, si propone, svaria sul fronte offensivo, viene a cercare palla nelle retrovie ed apre spazi ai compagni. Anche nella sfida di ieri al San Paolo, si è visto il bomber ripiegare spesso, facendo due recuperi importanti sulla sua trequarti, ha lottato con i suoi compagni fino alla fine ed è apparso più sereno e più inserito nel progetto squadra.

Nella sfida contro gli azzurri Icardi ha giocato 38 palloni con 20 passaggi positivi. La punta ha recuperato due palloni, ha subito un fallo ed ha realizzato un lancio positivo.
Poi ha messo il sigillo della rimonta con estro, fantasia e carattere con un cucchiaio incredibile e rischioso, per ricordare a tutti perché lo vuole mezza Europa. Non si sa se il suo futuro sarà a tinte nerazzurre o se approderà in altri lidi, forse le priorità della prossima  MancinInter possono essere altre, ma  quel che è certo è che il tecnico jesino sta facendo fare il definitivo salto di qualità a questo splendido ragazzo.

Fonte: Gazzetta dello Sport

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