#107annidinerazzurro, Bayern Monaco-Inter 2-3: l’ultima grande impresa dei nerazzurri in Champions League

Lo scenario della Champions League manca e non poco in casa nerazzurra, soprattutto per le numerose emozioni che ha regalato a tutti i tifosi dell’Inter fino a pochi anni fa.

La partita più recente che può rientrare nel novero delle sfide epiche dei 107 anni di storia di questo club è sicuramente la gara di ritorno contro il Bayern Monaco degli ottavi di finale di Champions League, giocata il 15 marzo 2011 all’Allianz Arena quando sulla panchina nerazzurra sedeva Leonardo.

La formazione bavarese era desiderosa di vendicare la sconfitta subita nella finale persa proprio contro i nerazzurri a Madrid appena dieci mesi prima e le premesse erano favorevoli visto che nella gara d’andata il club allora allenato da Louis Van Gaal aveva espugnato 1-0 San Siro grazie a un gol allo scadere di Mario Gomez. Per ribaltare la situazione di svantaggio sarebbe servita una vera impresa, soprattutto considerata la forza dei tedeschi fra le mura amiche.

Non ricordate la formazione di quella partita? Eccola qui! Julio Cesar in porta, difesa con Maicon, Lucio, Ranocchia e Chivu, centrocampo composto da Cambiasso, Stankovic e Thiago Motta con Sneijder alle spalle della coppia Eto’o-Pandev. Il Bayern si presenta con una formazione molto simile a quella della stagione precedente con il temutissimo tridente formato da Ribery, Muller e Robben alle spalle di Gomez.

Inizia la partita e pronti via l’Inter trova il vantaggio al 3′ quando Pandev riceve palla sulla trequarti ed imbecca Eto’o in profondità con il camerunense (che in quella stagione non è implacabile sotto-porta) che batte il portiere tedesco Kraft per il momentaneo 0-1 che accende le speranze nerazzurre. Come spesso accade all’Inter però, un momento positivo diventa nero nel giro di pochi minuti visto che la squadra inizia a soffrire la pressione avversaria che culmina nel gol di Gomez al 21′ causato ancora da un intervento impreciso di Julio Cesar che già all’andata gli aveva spianato la strada per segnare il gol vittoria.

Dopo il pareggio subito i nerazzurri vanno nel pallone più totale e un ispiratissimo Robben pesca Muller che al minuto 31 batte Julione con uno scavetto portando il Bayern in vantaggio ed esaltando il pubblico dell’Allianz Arena che ormai vede vicina la qualificazione ai quarti.

Tedeschi che da quel momento diventano superficiali e imprecisi sprecando numerosi match-point con Ribery e Muller soprattutto costringendo spesso i difensori nerazzurri agli straordinari per evitare una disfatta già nel primo tempo. Emblematico il salvataggio di Lucio che spazza in extremis contro il palo mentre Muller si sta avventando sul pallone che danza sulla linea dopo un tiro dal fondo di Gomez. Pochi centimetri che hanno contribuito in maniera decisiva a scrivere la storia perchè forse questo è stato il primo vero segnale di ciò che sarebbe accaduto in quella sera, qualcosa di assolutamente impensabile all’intervallo.

In avvio di ripresa Leonardo getta nella mischia Coutinho per aumentare la pressione sugli avversari e questa si rivelerà una mossa decisiva visto che proprio dai piedi del brasiliano parte l’azione che porta al pareggio firmato da Sneijder che, su assist del solito Eto’o, scarica un destro dai venti metri che batte inevitabilmente il portiere del Bayern per un 2-2 agguantato al 63′.

Da quel momento inizia l’assedio nerazzurro alla difesa bavarese con innumerevoli occasioni per i tre tenori offensivi Eto’o, Pandev e Sneijder ma per la complicità della sfortuna e per la strenua resistenza tedesca il Bayern regge fino ai minuti finali, quando ancora Leonardo spinge i ragazzi nel continuare a cercare l’agognata rete che porterebbe l’Inter ai quarti di finale.

Ultimi minuti del match. Palla in avanti, il cosiddetto pallone della disperazione, alla ricerca di Eto’o. Il Leone controlla, porta a spasso mezza difesa avversaria e imbecca sulla destra Goran Pandev che in quel secondo sembra abbandonare la scarsa freddezza che in genere lo accompagnava nei momenti decisivi. L’attaccante nerazzurro scarica un piattone di sinistro che si insacca nel sette e manda in visibilio tutta la panchina che si riversa in campo a festeggiare con il macedone.

Gli ultimi disperati tentativi del Bayern di evitare l’ennesima beffa subita dall’Inter s’infrangono contro il muro innalzato quella sera da Lucio e Ranocchia e a fine partita si può finalmente festeggiare un’impresa che solo una squadra Pazza come l’Inter avrebbe potuto compiere! 

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