CdS – Guarin: ”La mia rinascita tutto merito di Mancini. Un onore la fascia di capitano”

4 gol, 3 assist, tanta qualità e spirito da vero leader nelle ultime settimane. Il centrocampista dell’Inter Fredy Guarin si racconta in una lunga intervista concessa ai microfoni del Corriere dello Sport. Il colombiano spiega la sua rinascita avvenuta nell’ultimo periodo, caratterizzata soprattutto dall’avvento di Roberto Mancini sulla panchina nerazzurra.

I tifosi dell’Inter stanno vedendo il miglior Guarin dal 2012 a oggi?: Sì, senza dubbio. Prima mi mancava la continuità, non riuscivo a volte neppure durante l’arco della stessa gara a rendere sempre al massimo. Nel corso di queste stagioni all’Inter ho imparato tante cose e la mentalità offensiva che la squadra ha adesso mi sta aiutando a giocare allo stesso livello”.

Cosa è cambiato con l’arrivo di Mancini?: “Sono cambiate tante cose sia a livello di squadra che a livello personale. E’ cambiata la mentalità, la gestione giornaliera, l’entusiasmo e tanto dal punto di vista tattico visto che adesso giochiamo un altro calcio. Personalmente poi sento forte la fiducia dell’allenatore e questo mi fa piacere e per un calciatore conta tantissimo. Infine mi sta utilizzando nel centrocampo a tre, reparto in cui ho sempre reso al massimo durante la mia carriera”.

Un crescendo di prestazioni che hanno portato fino alla fascia da capitano quando Ranocchia era out: E’ una cosa bella indossare quella fascia. Nei momenti difficili che ho avuto in questi tre anni, non avrei mai pensato che potesse accadere e invece è successo e sono contento. Se penso che in passato l’hanno indossata tra gli altri Zanetti, Cordoba, Ronaldo e Bergomi mi vengono i brividi”. 

La gara contro il Napoli sarà l’ultima possibilità per sperare ancora nel terzo posto?: E’ una bella possibilità non tanto per arrivare terzi, ma per metterci in testa di provare fino alla fine a disputare un campionato da protagonisti. Abbiamo i mezzi per chiudere questa stagione alla grande provando, perché no, a vincere tutte le partite che restano e poi tireremo le somme”. 

Lei ha già vinto l’Europa League con il Porto. Riuscirà a concedere il bis con l’Inter? “Ci proveremo tutti quanti e io mi auguro di dare il mio contributo. Dagli ottavi in poi, però, la strada diventa in salita e con il sorteggio non siamo stati fortunati perché il Wolfsburg era una delle avversarie più difficili in quanto sta facendo molto bene nella Bundesliga ed ha giocatori molto importanti. Difficile dire chi sia il favorito in questo confronto ma l’unica cosa che posso assicurare è che l’Inter darà anima e corpo per passare questo turno”. 

 

 

 

 

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