L’Ottimismo

No, non è vero ciò che dicono molti!
Non manca così tanto per stare e rimanere nelle posizioni che competono all’Inter.

Nonostante la sconfitta di domenica contro la buona Fiorentina di Montella, l’Inter c’è.
Non è stata e non sarà la stagione dei trionfi e dei trofei. Probabilmente i nerazzurri non conquisteranno (anche se si spera e si punta ancora molto nell’Europa League) neppure un posto in Champions e per un altro anno ci sarà da soffrire.
Ma il nuovo corso c’è e si fa sentire.
L’Inter è finalmente tornata ad essere Inter.

La squadra dimostra personalità, possesso palla, gioco di prima e soprattutto carattere.
Nonostante la sconfitta, contro i viola i nerazzurri non hanno demeritato e sarebbe bastata un po’ più di freddezza e di lucidità sotto porta, il rigore non concesso ed una sbavatura di un bravissimo Neto per portare a casa i tre punti.

La mentalità in casa Inter è finalmente cambiata ed il recupero ed il cambio di marcia di giocatori come Guarin o Icardi ne è la dimostrazione più lampante.
Molti calciatori che non trovano molto spazio sono comunque coinvolti nel progetto e quando sono chiamati in causa rispondono presente. Di esempio su tutti sono Hernanes e Carrizo.
C’è serenità e consapevolezza dei propri mezzi, delle aspettative e degli obiettivi da raggiungere da parte di tutti, sia in rosa che in società.

Certamente c’è ancora del lavoro da fare e molta strada da percorrere per eliminare errori banali di paura e concentrazione, ma la rotta è tracciata.
Ci sono da recuperare e far sbocciare definitivamente incognite come Kovacic, Juan Jesus e lo stesso Ranocchia, ma ci sarà tempo e modo.
Ci sarà sicuramente bisogno, nell’immediato futuro, anche di maggiore qualità per completare una rosa che per cambiare definitivamente pelle necessita di campioni, ma per questo, o anche per questo, c’è Mancini. E c’è da fidarsi, se per bocca dello stesso Massimo Moratti: “L’allenatore è davvero convincente a farsi comprare i giocatori che vuole”.
E Mancini, per quanto ne sappiamo, si nutre di campioni del calibro di Yaya Tourè.No, non manca molto per ridiventare grandi ed il bicchiere sembra davvero essere mezzo pieno.
Non rimane che essere ottimisti.
Ed ora sotto con il lavoro e soprattutto sotto a chi tocca.

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