Inter quest’anno mai vittoriosa con le Big. Casualità o mancanza di carattere?

Una caratteristica che da sempre contraddistingue l’Inter è la capacità di passare da un estremo ad un altro in archi di tempo brevissimi. Accade a distanza di anni pensando ad esempio come si è passati da essere campioni di tutto a tornare nell’anonimato, accade nel giro di un campionato quando ci sono partite in cui ci si esalta e altre in cui ci deprime e paradossalmente succede talvolta che nella stessa partita i nerazzurri passino da dominare a essere dominati.

DNA pazzo quello di questa squadra e forse ai tifosi sta bene così. Anche questa stagione, che resta comunque di profilo medio e di certo non sarà memorabile, può però ancora esprimere il meglio di sè in quanto fra Europa League e parte finale di campionato la squadra di Roberto Mancini può e deve cercare di fare il massimo per renderne più dolce almeno l’epilogo.

Proprio domenica sera l’Inter affronterà un altro scontro diretto per i piani alti della classifica e questa volta si farà visita al San Paolo, tana del Napoli di Rafa Benitez. La squadra del Mancio ha già dimostrato di poter giocare alla pari in casa degli azzurri quando nei quarti di Coppa Italia il palo di Icardi in apertura e la sciagurata disattenzione di Ranocchia in extremis hanno permesso alla squadra partenopea di eliminare l’Inter dopo una partita assolutamente equilibrata.

Ecco, uno dei tanti aspetti che salta agli occhi quest’anno riguardo il tortuoso cammino in campionato dei nerazzurri è quello legato agli scontri diretti con le cosiddette Big. Escludendo da questa analisi Sampdoria, Genoa e Torino solo per una questione di storia e considerando invece i match finora giocati contro Juventus, Roma, Napoli, Milan, Lazio  e Fiorentina, emerge un dato abbastanza sconcertante: zero vittorie in sette partite di campionato, otto se ci aggiungiamo quella di Coppa persa col Napoli.

In questi match anche dall’altro tasso di tensione e temperamento la squadra prima di Mazzarri e ora di Mancini ha collezionato in totale 4 pareggi e 4 sconfitte e sicuramente il bilancio non è positivo. A differenza di quanto accaduto nelle ultime stagioni deludenti in cui almeno nelle partite storiche arrivava qualche successo, in questa annata gli scontri che contano anche come iniezioni di fiducia raramente hanno portato soddisfazioni.

Bisogna ammettere che se si esclude il netto 3-0 per la Fiorentina al Franchi dell’andata, tutte le altre partite sono state ben giocate dai nerazzurri e spesso poco fortunate. Basti pensare alle occasioni sprecate allo Juventus Stadium con annessa lite Icardi-Osvaldo, la traversa di Icardi nel derby (che pareggiò il legno colpito da El Shaarawy) e le ottime partite giocate all’Olimpico con la Roma e a Milano con Lazio e Napoli che però hanno fruttato in totale solo due punti in tre gare. A queste si aggiunge la sconfitta di domenica pomeriggio con i viola che hanno capitalizzato l’unica vera palla gol mentre l’Inter come spesso accade ne ha sprecate numerose.

Risulta quindi essere un problema di semplice casualità o una carenza a livello caratteriale? La risposta è tutt’altro che facile visto che nell’arco di una partita sono molteplici i fattori che intervengono e che la condizionano. Dando però valore a quelle cifre sembra che l’Inter faccia fatica a imporsi piuttosto che a giocar bene nelle partite più sentite e nel calcio si sa che i gol e i risultati contano molto di più del semplice bel gioco.

E’ necessario quindi lavorare per migliorare la capacità di essere cinici sotto-porta e magari più concentrati in difesa in queste sfide-chiave in cui il talento degli avversari può capovolgere in un secondo l’esito della partita. Anche perchè l’Inter ha l’abitudine sfortunata di essere punita su ogni proprio errore mentre non si mostra ugualmente letale sulle occasioni concesse dalle retroguardie avversarie.

Sulle 38 partite di campionato ognuna vale tre punti che hanno lo stesso valore ma il peso delle vittorie ottenute con le prime della classe è nettamente superiore in quanto riduce le distanze dalle posizioni che contano e soprattutto risulta in maniera più concreta una manifestazione della propria forza. Forza che evidentemente è ancora inespressa in questa squadra.

Impostazioni privacy