Icardi blindato: realtà o strategia di mercato?

Piero Ausilio, prima della partita tra Inter e Fiorentina di ieri, ha affermato come Icardi sia incedibile. Il rinnovo, come rivelato dallo stesso dirigente nerazzurro, si avvicina, e per 40 milioni non ci si siede nemmeno a trattare.

Ma questa totale chiusura è davvero reale o si tratta esclusivamente di strategia di mercato? Se i nerazzurri non approdassero in Champions League (in campionato sembra una rimonta praticamente impossibile, in Europa League un trionfo resta difficile), dovranno necessariamente cedere un pezzo pregiato. E se anche dovesse andar via Handanovic, la sua cessione frutterebbe ben poco, visti i suoi quasi 31 anni scritti sulla carta d’identità e il contratto che scade nel 2016.

Perciò la cessione di Icardi potrebbe effettivamente concretizzarsi: il rinnovo e la chiusura a 40 milioni sembrano tutti elementi che potrebbero essere utilizzati per far levitare il prezzo. D’altronde, si parla pur sempre di un 22enne con ampi margini di miglioramento e che è in testa, insieme al connazionale Tevez, alla classifica dei marcatori di Serie A.

I nerazzurri non si accontentano di 40 milioni, vogliono ottenere il più possibile da un’eventuale cessione del numero 9, per far sì che con il suo sacrificio si possa arrivare ad acquisti importanti in grado di risollevare la squadra. Lo stesso Mancini, nella conferenza stampa che ha preceduto Inter-Fiorentina, ha affermato che una cessione importa potrebbe comunque essere utile per acquistare 2-3 giocatori di livello, tra cui dovrà però essere un altro attaccante in grado di segnare 20 gol a stagione.

Icardi e l’Inter sono vicini a rinnovare la loro unione, ma effettivamente per quanto?

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