Tutti, dall’allenatore al Presidente, ai giocatori stessi dicono di puntare all’Europa League. Questo permetterebbe di mettere in bacheca un trofeo dopo qualche anno, tornare a giocare nel calcio dei grandi, aprendosi a sfide internazionali come la Supercoppa europea e soprattutto garantirebbe un posto in Champions League.
Stasera, per l’Inter, c’è da affrontare il primo ostacolo. Si giocherà in una bolgia da 60.000 persone in un’atmosfera surreale, d’altri tempi e sarà un buon test per la banda di Mancini.
La Gazzetta dello Sport riporta le parole del tecnico jesino alla vigilia del match.
Il tecnico si sente sereno, parla inglese con scioltezza, adora l’Inghilterra e le notti di coppa e vuole infondere sicurezza e tranquillità alla squadra, per non farsi sfuggire, anche questa volta, l’obiettivo.
Da allenatore, a livello europeo, non ha mai vinto nulla ed al massimo è arrivato in semifinale, quando, con la sua Lazio venne eliminato dal Porto di un certo Josè Mourinho. Ora è arrivato il momento di rompere il tabù ed il primo ostacolo si chiama Celtic. Non rimare che superarlo.