La battaglia verso l’Europa

Arrivare alla maglia rosa del Giro d’Italia nonostante una partenza con una ruota bucata.

Ecco l’esempio che si può dare all’Inter che vede l’Europa come traguardo, striscione d’arrivo a cui servono almeno 33 punti ed un girone di ritorno quasi perfetto, nonostante gli ostacoli siano dietro l’angolo.

Irraggiungibile anche per il più ottimista il terzo posto distante 13 punti e con un Napoli in piena forma all’Inter si guardano due vie per il pass europeo.

La prima, forse più semplice, trovare un filotto di risultati positivi in concomitanza con crisi di avversari, vincere in campionato nonostante Fiorentina e Napoli da affrontare a marzo, Milan e Roma ad aprile, Lazio e Juventus a maggio.

Più semplice perche l’opzione due è quella di vincere l’Europa League, competizione che in Italia non si vince dal 1999, quando la coppa fu alzata dal Parma, e che in tutte le recenti edizioni ha raccolto solo delusioni per le squadre di Serie A.

Tottenham, Liverpool e Celtic le squadre più accreditate in Europa, con gli scozzesi prossimi alla sfida, gli uomini di Rodgers che in Europa si trasformano e gli Spurs squadra dal gran talento, senza dimenticare Roma e Napoli che in campionato viaggiano ad una velocità superiore ai nerazzurri.

Non è questione di vita o di morte ma poco ci manca, in tempo di Fair Play finanziario l’Inter deve inseguire gli introiti che l’Europa garantisce, ben sapendo che la strada in salita ha una pendenza elevata.

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