Gds – Inter, possesso palla e velocità non bastano

Quella contro il Napoli è stata un’ottima prova di tutta la squadra nerazzurra, che finalmente si è vista compatta e combattiva per quasi tutto l’arco dei 90′.

Molto positive le prove dei giovani e dei nuovi arrivati. Puscas dopo un timido avvio, ha lottato e sfiorato il gol mettendo in luce ottime qualità, Santon, finché ha tenuto fisicamente,  ha giocato bene sia in fase difensiva che di spinta, Brozovic è stata la miglior sorpresa.

Il croato oltre a mettere in mostra grandi qualità, sembra essersi calato molto bene negli schemi di Mancini.
Anche la Gazzetta dello Sport riporta, con dati e percentuali, la buona prova dei nerazzurri e del giovane croato.
Per la rosea i nerazzurri ha tenuto un baricentro alto per quasi tutto il match, hanno battuto più calci d’angolo dei partenopei ed hanno tenuto molto bene il campo facendo il 56,3 per cento di possesso palla, con 555 passaggi effettuati cercando sempre la manovra e tentando di arrivare alla conclusione attraverso il gioco.

Quello dei nerazzurri è stato un gioco dinamico, semplice ed ordinato e lo dimostra il fatto che la banda di Mancini abbia perso meno palloni del Napoli e l’87% dei passaggi sia andato a buon fine.
Per quanto riguarda Brozovic, la sua ottima prova è stata impreziosita da 86 i tocchi effettuati, 68 passaggi e soltanto 9 sbagliati.

Il giovane croato, inoltre, ha effettuato 6 lanci, 1 cross, 2 sponde ed ha creato due 2 occasioni.
E’ stato importante in fase di impostazione del gioco ma non è mancato neppure in fase di copertura, non risparmiandosi mai e recuperando 6 palloni e buttandosi in  4 contrasti (2 vinti).
Da quel che si è visto ieri, Ausilio sembra aver piazzato un gran colpo nel cuore della manovra nerazzurra.
Dopo aver evidenziato la miglior prova della squadra di Mancini, trovando una delle poche sbavature nella scellerata azione del capitano nerazzurro che ha mandato in gol il Pipita Higuain, l’unica domanda che si pongono tutti i tifosi e la stessa Gazzetta dello Sport è: “Ranocchia, perché?“.

 

 

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