CONFESSIONE SHOCK – “Mi doperei ancora”

Lance Armstrong torna a parlare del doping. Ad un anno dalle dichiarazioni a Oprah Winfrey nelle quali ammise per la prima volta di essersi dopato negli anni delle sette vittorie consecutive al Tour, ieri ha rilasciato un’intervista alla BBC: “Se potessi tornare nel 95′ mi doperei ancora – ha detto – Non dimenticate il bene che questo male ha portato”.

Una vita passata a lottare. Prima dal 1996 al 1998, quando vinse la battaglia contro il cancro ai testicoli e fondò la “Lance Armstrong Foundation”, finanziata da lui stesso col braccialetto Livestrong. Poi quella contro chi  lo accusava di assumere sostanze dopanti.

“Se iniziassi la carriera oggi non mi doperei – spiega l’ex ciclista americano – Ma se mi portaste indietro nel 1995 probabilmente lo rifarei, perché il doping era totalmente diffuso. La mia, quella della mia squadra e dell’intero plotone è stata una decisione sbagliata in un momento imperfetto, ma è successo. E io so anche quello che poi è successo allo sport, ho visto la sua crescita”. 

Poi continua: “So esattamente cosa è successo all’industria del ciclismo. So cosa è successo alla Trek: da 100 milioni di dollari di vendite passò a 1 miliardo di dollari. So cosa è successo alla mia fondazione per combattere il cancro: da non raccogliere un dollaro a raccogliere 500 milioni di dollari e aiutare tre milioni di persone. Vogliamo cancellare tutto questo? Non credo che nessuno abbia voglia di dire sì. Non credo che la storia sia stupida. La storia corregge un sacco di cose. E io sento di aver vinto quei Tour. I 7 titoli al Tour? Credo che dovrebbe esserci un vincitore e lo sto dicendo come semplice appassionato”.

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