Marcelo Brozovic, il prototipo del centrocampista moderno

Marcelo Brozovic è l’ultimo colpo di mercato della nuova Inter targata Roberto Mancini. Un acquisto valutato da tempo, studiato ed infine messo a segno dagli eccellenti uomini di mercato di Corso Vittorio Emanuele con in primis il ds Piero Ausilio. Una società che sta operando al massimo per il bene della squadra per raggiungere obiettivi importanti.

Per chi ha avuto la fortuna di vederlo all’opera, Brozovic è il classico giocatore in grado di fare tutto. E il bello è che lo fa anche bene. E’ la classica formula chimica del talento croato: testa, piede, qualità e rapidità. Il ventitreenne centrocampista è il rampicante predestinato della nuova era, l’ennesimo fiore profumato del florido vivaio balcanico.

Muove i primi passi tra i professionisti nella stagione 2010-2011 con la maglia Hrvatski dragovoljac nella quale colleziona 30 presenze e un gol; poi il passaggio alla Lokomotiv Zagabria solo per la successiva annata per poi essere subito acquistato dalla più blasonata Dinamo Zagabria nell’estate 2012. Con quest’ultima casacca, in due anni e mezzo di permanenza, ha raccolto 69 presenze, 9 reti e soprattutto un rendimento di alto livello che gli hanno permesso di vestire la maglia della nazionale maggiore in 7 occasioni.

Un affare per tutti il suo trasferimento a Milano. La Dinamo Zagabria infatti lo ha pagato solo mezzo milione di euro due estati fa blindandolo fino al 2019. Poi la grande ascesa del ragazzo all’interno del club hanno fatto lievitare il suo cartellino e il passaggio a 8 milioni di euro è visto come una buona trattativa per tutte le parti in questione. L’Inter se lo lega a sé per i prossimi 4 anni e mezzo e un palcoscenico come il ‘Meazza’, qualora il ragazzo dimostrerà al meglio il proprio valore, potrà fare ulteriormente impennare la sua quotazione. Infine, per Brozovic la prima vera grande chance per misurarsi con il calcio che conta.

Tutti contenti insomma, ma tornando alle caratteristiche del giocatore si può tranquillamente affermare che si tratta del classico centrocampista totale. Un metro e 80 di altezza, ambidestro, capacità di difendere e spezzare le trame nemiche unite alla saggezza del saper impostare, leggere il gioco, abbassare i ritmi e alzarli a seconda delle necessità. Rompe, riparte. Corre. Il prototipo del calciatore moderno.

In poco più di due anni di Dinamo ha giocato in ogni ruolo del centrocampo: interno, esterno, da schermo davanti alla difesa e da trequartista. Con precisione sono stati ben 7 i ruoli cambiati nell’era croata dal ragazzo classe ’92. La parola che più si addice a lui è sicuramente la duttilità e ciò non deve essere confuso con la poca qualità.

Brozovic ha già dimostrato anche in Champions League un carattere solido ed autoritario. Arriva in un club come l’Inter all’età di 23 anni, un futuro ancora tutto da scrivere e sarà accolto da un tecnico che privilegia molto il talento nei giocatori a sua disposizione. Siamo certi che dietro al suo acquisto ci sia stata la ferma volontà di Mancini che ha visto in lui uno dei perni su cui costruire il futuro.

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