Lo strano caso di Fredy Guarin, da dominatore a dominato. Funzionerà la cura Mancini?

Fredy Guarin è arrivato all’Inter dopo un’importante parentesi al Porto, con cui ha vinto anche l’Europa League. Approdato in nerazzurro, però, si è sempre parlato di lui come un giocatore dalle enormi potenzialità senza che però riuscisse mai a metterle in pratica con costanza. Nonostante i vari cambi in panchina da quando veste la casacca interista, non è comunque riuscito ad esprimersi al meglio, e quest’ultima sostituzione dell’allenatore non ha fatto eccezione. Se la tifoseria si era esaltata dopo la sua magistrale prestazione contro il Genoa di domenica scorsa, ieri il colombiano ha fatto decisamente un passo indietro.

L’intera squadra nel match di ieri è andata in difficoltà, ma per un giocatore come lui capace di spaccare la partita con la sua forza fisica e la sua velocità, era un’occasione per farsi notare in positivo ancora una volta. La partita con l’Empoli però altro non è stato che un’ulteriore dimostrazione di come la costanza non sia una sua prerogativa. Il colombiano ieri ha tentato soltanto due tiri dalla lunga distanza, limitandosi per il resto al suo compito di contenere gli avversari, peraltro nemmeno in maniera del tutto efficace, subendo spesso la rapidità e la freschezza degli avversari, e nulla più. Ad un’Inter spenta come quella di ieri le percussioni di Guarin avrebbero fatto comodo eccome, soprattutto perché il reparto offensivo aveva bisogno di fantasia e vitalità che il miglior Guarin è sicuramente in grado di garantire. I nerazzurri hanno deciso di tenere il colombiano e di non cedere alle lusinghe del Siviglia, che aveva fatto percepire un’offerta di 8 milioni per lui. Mancini ha rispedito al mittente: Guarin è una sua scommessa e vuole fare di tutto per vincerla. Ma basterà il tecnico jesino per far riprendere un giocatore che ha potenzialità incredibili ma poca forza mentale? Solo il tempo potrà dare delle risposte, ma Mancini di giocatori forti con poca concentrazione ne sa qualcosa, riuscendo anche a farli esprimere al meglio: ricordate un certo Mario Balotelli?

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