GdS – Inter alle corde e a lezione dai toscani

Solita Inter, soliti risultati. Questa l’analisi riportata oggi da La Gazzetta dello Sport sulla scialba prestazione di ieri sera dei nerazzurri che a fatica strappano un punto da Empoli impattando 0-0 e smentendo quanto di buono era stato fatto contro la Juventus e soprattutto contro il Genoa appena sei giorni prima.

Se proprio si vuole trovare un aspetto positivo della opaca prova al Castellani è che almeno non si è perso. Non proprio una mentalità da squadra che punta alla Champions League anche dal terzo posto e per l’ennesima volta l’unico giocatore nettamente sopra la sufficienza è stato ancora Handanovic, provvidenziale in almeno 4-5 circostanze. 

Troppo poco quanto fatto dai nerazzurri nonostante le scelte di Mancini di confermare 10/11 della squadra vincente nell’ultimo turno ma questa volta nessuno ha fatto il suo. Tutti senza grinta quasi come se ci fosse solo da gestire una situazione di vantaggio su non si sa cosa, toccato il valore minimo di possesso palla stagionale (39%), la difesa anche se imbattuta balla e non poco semplicemente perchè gli avversari corrono, insomma ha girato ben poco ieri sera.

Si sa che nell’arco di una stagione contano soprattutto i punti fatti contro le cosiddette piccole (denominazione ormai fuori luogo) o ancor di più contano quei punti ottenuti immeritatamente in partite non ben giocate ma magari vinte per una singola occasione sfruttata a dovere o un lampo di genio dei tuoi. L’Inter invece conclude i 90′ in terra toscana con all’attivo un solo tiro nello specchio peraltro non degno di nota da parte di Hernanes. L’occasione? C’è stata, anzi sono state due, ma non sempre il calcio piazzato può bastare e Vidic lo sa bene mentre per quanto riguarda Palacio è inutile illudersi che in due partite si possano superare definitivamente mesi e mesi di difficoltà.

In difesa soffrono praticamente tutti e si perde una pedina come Ranocchia, a centrocampo Medel fa il suo come sempre ma non basta se accanto ha un Guarin che fatica in un ruolo non suo e che quindi lo fa rendere con risultati assolutamente altalenanti, gli uomini d’attacco alternano momenti brillanti ad altri in cui si spegne la luce e Icardi praticamente non tocca un solo pallone. Colpa non solo sua, ovvio, ma una punta di livello internazionale non può essere ectoplasmica come Maurito quando non si mette in luce per un gol segnato. Gli ingressi di Kovacic e Shaqiri cambiano ben poco anche perchè l’Empoli è squadra organizzata e non ha concesso un centimetro a nessun avversario.

Il mercato è ancora aperto e probabilmente all’Inter mancano ancora il centrocampista dai piedi buoni (Suarez?), forse un difensore se lo stop di Ranocchia dovesse essere non breve e chissà, considerato Osvaldo ormai certo partente, una punta vera di riserva da buttare nella mischia nei momenti di difficoltà farebbe comodo e non poco.

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