Podolski: “L’inter è ancora nella top ten mondiale. A primavera vedremo”

Lukas Podolski si è già ben calato nella sua nuova realtà nerazzurra. Allegria, entusiasmo e grinta. La condizione non è ancora al massimo, ma Prinz Poldi si sta allenando al massimo e lotta su ogni pallone aspettando di poter far coppia con il nuovo arrivo Shaqiri.

Intanto si è concesso in un’intervista al quotidiano Bild parlando del suo recente passato e della sua nuova avventura con l’Inter. L’esterno polacco naturalizzato tedesco inizia l’intervista parlando di Colonia e di Milano e della vita da pendolari che faranno i suoi familiari: “Il Duomo di Milano è impressionante. Ma mi piace più quello di Colonia. Se gli italiani avessero tempo di vederlo almeno una volta, capirebbero che è ancora più bello. Siamo una famiglia di pendolari. Ci alterneremo nel fare la spola. Vogliamo che nostro figlio non venga strappato dal suo ambiente naturale. Si può usare il tempo libero a piacere, poi c’è solo un’ora di volo tra le città, quindi quando avrò l’opportunità farò così“.

Il nuovo principe nerazzurro (ce ne potrà essere un altro?) analizza poi il suo recente passato con la maglia dell’Arsenal ed il suo rapporto con Wenger: “Non ho mai avuto alcun problema con Wenger, si è parlato troppo di questo fatto. L’unica cosa che ho mal digerito è il fatto che lui non mi ha augurato buona fortuna per la nuova avventura a Milano. Il perché non giocassi lo sa solo lui. Dopo il Mondiale, in estate, mi ha detto quanto ero importante per lui e quando ho giocato ho avuto ottime performance. Le statistiche non mentono. La responsabilità per la preparazione è a carico esclusivamente del coach, quindi è lui che sa perché ho avuto poche possibilità di scendere in campo. Alla fine ho dovuto trovare una soluzione e quella soluzione è stata l’Inter. Questo è un club che fa parte ancora della top ten mondiale“.

Poldi, parlando della situazione che si è venuta a creare tra Mario Gomez e Montella, ha detto: “Un allenatore deve stare sempre al fianco dei suoi giocatori, proteggerli. Quando hai un grande attaccante come Mario, che ha avuto un momento duro a causa di tanti infortuni, è importante dargli la priorità. Mario tornerà a fare ciò che sa fare meglio“.

Alla domanda se si sente un dipendente di Wenger, dato che a giugno ritornerà alle sue dipendenze, Lukas risponde a suo modo: “Non sono dipendente di nessuno, né come calciatore né come cittadino. Ho un contratto con l’Arsenal. Ci saranno nuovi colloqui a primavera e vedremo come andrà“.
Il campione del mondo chiude con una battuta sul suo compagno di nazionale Neuer battuto, per il Pallone d’Oro, da Cristiano Ronaldo: “Neur è un portiere-difensore. Ha rivoluzionato il modo di fare il portiere, è un ottimo giocatore ed un leader. Ma la gente vuole vedere lo spettacolo ed i gol e confrontare un portiere con un attaccante non è equo“.
I tifosi intanto non vedono l’ora di vederlo in coppia con il nuovo osannato acquisto Shaqiri ed Empoli incombe.

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