GdS – Faccia a faccia Mancini-Osvaldo

Mancini non è un allenatore qualsiasi. Dove è andato ha ottenuto ottimi risultati, ha vinto, ha mostrato un buon gioco, ha unito e compattato il gruppo, ma ancor di più ha fatto da guida alle sue squadre, da manager ed alla base di tutto ha posto il rispetto. Quest’ultimo sembra venuto meno, da parte del giocatore, nella “questione Osvaldo” e l’allenatore nerazzurro non ha ancora perdonato l’attaccante argentino.

Probabilmente i rapporti tra i due sono definitivamente compromessi, nonostante il vice presidente Zanetti abbia detto che Osvaldo si sia scusato. La Gazzetta dello Sport riporta di un faccia a faccia avvenuto tra il mister ed il giocatore: “Il faccia a faccia c’è stato: limpido, chiaro. Osvaldo ha avanzato morbidezza; Roberto Mancini ha ascoltato, usato pacatezza e fermezza rimanendo sulla propria mattonella. Anche ieri Pablo Daniel Osvaldo ha lavorato a parte. Lui vorrebbe restare all’Inter, ma Inter e Osvaldo sembrano sempre più lontani. Alla Pinetina si sono ritrovati tutti, compreso lo stato maggiore del club: dal dg Marco Fassone al CEO Michael Bolingbroke e al dt Piero Ausilio, tutti hanno cercato assieme a Mancini di arrivare a un… dunque sulla vicenda. E il dunque è che Osvaldo è un separato in casa“.

Dopo aver paragonato la situazione dell’attaccante argentino con quella dell’Apache juventino ai tempi del Manchester City, il quotidiano riporta le possibili proposte fatte per Osvaldo: “Fin troppo normale pensare che l’oriundo voglia una grande squadra: c’è chi ha sussurrato di Milan, ma in verità per Daniel ne sono arrivate altre di proposte: una è quella del Boca Juniors, ma il giocatore vorrebbe restare in Italia e vicino a Milano. Le altre? Al momento c’è il Genoa davanti a tutte: Gasperini rimarrà senza Matri per circa un mese e mezzo, sa che l’innesto di un talento come Osvaldo potrebbe dargli garanzie offensive. Oltre al Genoa ci sono Cagliari“.
Molti tifosi si sono schierati dalla parte dell’attaccante ma tutti sanno che Mancini difficilmente tornerà sui suoi passi e l’attacco nerazzurro dovrà fare a meno di Simba.

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