Fassone: “Ora pensiamo alle cessioni. Osvaldo? Per ora con noi. Alcuni giocatori scelti da Mazzarri non sono prime scelte di Mancini”

Intervistato da Radio Rai, il Direttore Generale dell’Inter Fassone parla a tutto campo. Ecco l’intervista integrale del DG nerazzurro:

MANCINI– “Quando abbiamo chiesto la disponibilità a novembre, Mancini ha dimostrato di essere un allenatore che ama conoscere la situazione finanziaria. Stiamo facendo le cose insieme, stiamo provando a costruire qualcosa di importante nel rispetto di determinati parametri. Ci sono più restrizioni rispetto al passato”

MERCATO– “Mancini non ha mai fatto mistero di voler giocare con un determinato modulo inserendo nuovi calciatori in reparti che non erano stati contemplati inizialmente, per cui abbiamo dovuto accelerare rispetto al mercato di gennaio che di solito ha i suoi sviluppi nell’ultima settimana. Restano venti giorni per riequilibrare il sacrificio che abbiamo fatto. Sacrificio comunque relativo visto che abbiamo concluso due prestiti; l’incidenza sul bilancio in corso è legato solo all’ingaggio dei calciatori per questi sei mesi”

MAZZARRI– “Credo che la situazione non sarebbe cambiata sul profilo del mercato, in passato abbiamo provato ad accontentarlo in base al suo modulo e alle sue esigenze tecniche. Ora ci sono state le opportunità con Podolski e Shaqiri. Devo ringraziare l’Arsenal e il Bayern Monaco che hanno capito la nostra situazione accettando i prestiti di due giocatori importanti. Ma anche con Mazzarri abbiamo fatto il possibile per fare il massimo nei limiti delle nostre possibilità”.

MORATTI– “Il suo ruolo non è quello dell’azionista di minoranza, rappresenta molto per l’Inter e per la città. Si confronta con Thohir come lo ha fatto anche in passato: il ruolo appare dietro le quinte, ma è una persona di riferimento per il nostro presidente”

GENNAIO– “Dobbiamo ora essere attenti, serve alleggerire la rosa e gli stipendi per riequilibrare il sacrificio, poi valuteremo se dovessero presentarsi altre occasioni di mercato ma questa è la nostra priorità. Siamo sotto la lente d’ingrandimento dell’Uefa, vogliamo dare un segnale ed essere rispettosi delle regole. Adesso siamo concentrati su altro, visto che anche dal punto di vista numerico con i due nuovi giocatori siamo sovrabbondanti. Abbiamo tanti giocatori in prestito, possiamo fare operazioni con loro. Cerchiamo un certo equilibrio e qualora dovessero esserci le giuste premesse, parleremo con Thohir e Mancini per altri eventuali affari”.

FPF– “L’Inter nel mese di febbraio dovrà verificare la situazione con l’Uefa dopo il mercato di gennaio. Abbiamo avuto difficoltà nelle ultime stagioni, la Uefa sa che abbiamo fardelli difficili da smaltire rapidamente, c’è un debito importante e ammortamenti significativi. Abbiamo bisogno di tempo per rimetterci in carreggiata, la Uefa lo sa e con loro abbiamo condiviso le linee guida dentro le quali rimanere”

OSVALDO– “Per ora è ancora dell’Inter. Cercheremo di capire le dinamiche, anche quelle all’interno dello spogliatoio. Poi ci muoveremo per il bene dell’Inter e del calciatore”.

RINNOVO MAZZARRI- “La nostra filosofia è quella di non lasciare mai un tecnico o i calciatori in scadenza, soprattutto un tecnico che deve essere leader in uno spogliatoio. In quel momento non c’erano dubbi sull’operato di Mazzarri della scorsa stagione valutato positivamente, per questo abbiamo deciso di rinnovargli il contratto. Era la soluzione migliore, se no avremmo dovuto prendere un altro tecnico a inizio stagione e Mancini non era disponibile”

MERCATO 2014- “Il mercato è stato costruito sulle esigenze di Mazzarri che utilizzava i giocatori in pianta stabile, mentre Mancini adesso ha altre priorità. Alcuni elementi della rosa non rientrano nelle prime scelte del nostro attuale tecnico, ma è una situazione che ci può stare quando si cambia allenatore”.

FPF IN EUROPA- “In Spagna e Portogallo ci sono normative molto diverse sulle quali la Fifa ha grande attenzione, che sono quelle della Third Part Ownership, cioé la proprietà da parte di terze parti del cartellino dei giocatori. Il che aiuta i club con situazioni molto traballanti ma che con questa formula riescono a rientrare nei ranghi. La Fifa sta lavorando su questo aspetto, ma non è l’unico tema, ci sono anche le tassazioni diverse tra Paese e Paese. La Uefa e la Ue stanno cercando di normalizzare queste differenze”

TERZO POSTO- “Ci siamo dati obiettivi prudenti, sappiamo che non è facile ricostruire una squadra in tempi così rapidi.  Un conto è prima di Natale quando anche l’Europa League sembrava complicata, un conto è ora con la distanza accorciata. La distanza è di sei punti, ci sono venti gare da giocare. Ma non è un vincolo, puntiamo alla Champions ma anche l’Europa League è un obiettivo, ma stiamo provando a rinforzare gli introiti a prescindere dalla qualificazione alla massima rassegna europea. Molta parte del management è concentrata su questo e sta lavorando in merito. Parte dei ricavi può arrivare anche da quell’area”.

Fonte: tuttomercatoweb

 

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