Gasperini in conferenza stampa: “Genoa superiore all’Inter; secondo gol irregolare; dobbiamo capire che campionato vogliamo fare”

Il suo Genoa non ha ancora vinto in questo 2015, le speranze di raggiungere l’Europa si affievolano. Ecco le sue parole.

PRESTAZIONE

È stato un brutto primo tempo. Nel secondo tempo abbiamo giocato bene. Avessimo segnato prima avremmo cambiato la partita probabilmente. Sul 2 a 1 mancava poco, ma potevamo giocarci gli ultimi minuti. Abbiamo preso il terzo gol perché distratti. È stato un gol diverso perché  il secondo gol dell’Inter è viziato da un fallo di Icardi su Burdisso.

3 GOL EVITABILI LESTIENNE

È giovane, ma ha i numeri. Ha rapidità e velocità. Non è il suo ruolo quello di oggi. Oggi eravamo in emergenza ma in quel ruolo siamo a posto. 

POSIZIONE GUARIN

Non ci ha messo in difficoltà. L’aveva già  fatto nel secondo tempo a Torino. Sapevamo che l’Inter avrebbe giocato così. Quando abbiamo iniziato  a proporci è  stato in difficoltà.

RETROGUARDIA

Fino al primo gol l’Inter ha avuto grosse difficoltà. Poi il gol gli ha dato più  lucidità  e gioco. Noi non abbiamo fatto bene più  la rase difensiva le ripartenze e il gioco. Quando l’abbiamo fatto è stata tutta un’altra partita. Nel secondo tempo siamo stati superiori  all’Inter del primo tempo.

MATRI

Il nostro potenziale offensivo è quello messo in campo. Dobbiamo stringere perché è il momento. Il mercato è fastidioso. Non possiamo permetterci situazioni in bilico. Dobbiamo recuperare qualche  giocatore per il Sassuolo. Ora chiudiamo il girone di andata al massimo, siamo davanti all’Inter.

GOL DI TESTA

Non abbiamo sofferto sui calci piazzati. Nel finale i cambi hanno scombinato le cose e siamo stati disattenti. L’Inter non è stata particolarmente pericolosa. Sono contento della prestazione, contro questa Inter piena di entusiasmo. Dobbiamo capire che campionato  vogliamo fare.

KUCKA

Molto positivo, ma anche adesso è  uno di quelli in bilico. Io li utilizzo, li faccio giocare. Finché son qui devono essere determinati.

Dall’inviato Antonio Caianiello

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