Gasperini: “Non sarei mai dovuto andare all’Inter, fu una scelta sbagliata”

E’ un Gasperini scatenato quello che si presenta in conferenza stampa alla vigilia di Inter-Genoa. L’allenatore del grifone viene incalzato dai giornalisti su una serie di argomenti caldi, tra i quali la sua infelice parentesi all’Inter. Ecco le dichiarazioni più importanti del tecnico di Grugliasco:

INTER“Sono passati tre anni ma non si può dire che tutto è passato. E’ stata un’idea sbagliata per me e dell’Inter, non avrei dovuto accettare quell’incarico perché non si poteva lavorare. Da allora in tre anni non è cambiato nulla, spero che ora ci riesca Mancini. Loro avranno l’entusiasmo degli ultimi colpi del mercato, noi quello della classifica perché arriveremo a San Siro con 5 punti in più”.

GENOA– “Stiamo bene al di là delle defezioni. Il vantaggio sull’Inter non vuole dire che siamo superiori, semplicemente che abbiamo fatto meglio. I nerazzurri possono mettere in campo valori notevoli e le ultime operazioni di mercato confermano la volontà di competere ad alto livello. Al loro entusiasmo derivato dal mercato, opponiamo l’entusiasmo per la classifica. Fare risultato a Milano sarebbe importante per il Genoa, non per qualche motivo personale”.

GENNAIO– “Nelle ultime settimane le cose sono un po’ cambiate, spero che il mercato possa chiudersi in fretta, anche se manca tanto alla fine. Non siamo nelle condizioni di fare delle operazioni particolarmente prestigiose, non è una colpa, è un dato di fatto e non è un alibi per la squadra. Il nostro obiettivo è di lavorare e produrre risultati in base alle possibilità. Mi dispiace per Mussis, che ha avuto poco spazio. Per il resto ognuno ha avuto le sue chance, poi è sempre il campo a parlare. La nostra forza nel girone di andata è stata nello spogliatoio, tutti hanno dato un contributo significativo e si sono sentiti partecipi e coinvolti. Dobbiamo essere così, non sono ammessi musi lunghi. Siamo meno omogenei in attacco e difesa dove abbiamo qualcosa da sistemare, mentre a centrocampo siamo in esubero. Venti elementi sono sufficienti, l’unica condizione è avere voglia di Genoa e non sentirsi di passaggio. La nostra politica è fatta sui giovani, non costituisce un problema procedere in questa direzione”.

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