#askMancini: “Faremo l’impossibile per riportare l’Inter dove merita”

Nella trasmissione InterNos su Inter channel, è presente Mancini per rispondere alle domande che i tifosi nerazzurri gli pongono via Twitter.
L’allenatore jesino si presenta in tuta, pronto per affrontare la seduta d’allenamento pomeridiano della squadra e prima di iniziare a rispondere alle molte domande chiede di soprassedere su questioni di calciomercato.
Dopo aver fatto i rituali auguri di buon anno a tutto il popolo nerazzurro il mister affronta subito l’argomento Juve : “E’ una partita classica del calcio, è normale che sia molto sentita. Una partita è una partita…la Juve è molto forte ma può accader di tutto. Speriamo“.

Arriva subito una domanda sul calciomercato e sul giocatore che pare essere molto vicino all’arrivo ad Appiano: “Cosa ne pensi di Podolski?”
Il mister: “I tedeschi all’Inter sono sempre stati molto importanti, se dovesse arrivare sarà un buon biglietto da visita…Lukas è mancino, può ricoprire diversi ruoli in attacco, ha grande esperienza e qualità importanti“.

Sul momento economico del calcio Mancini dice : “Le squadre che spendono sono poche, speriamo di uscire da questo circolo vizioso e ricominciare ad investire su stadi e giocatori importanti“.

Continua il botta e risposta :”Se non fosse diventato allenatore cosa avrebbe fatto?
“Sarei andato in falegnameria come mio padre”.
Cosa ne pensi dei nostri giovani?
“Io sono per i giovani! Se hanno qualità e meritano avranno spazio”
Bonazzoli?
“Ha qualità, ma come tutti i giovani andrà fatto crescere. Dipende tutto da lui, dalla sua volontà di migliorare e diventare professionista”.
Con quale aggettivo definiresti quest’Inter oltre che pazza?
“Vorrei che fossimo più regolari e un po’ meno pazziNel dna di un grande club ci deve essere l’idea di vincere sempre, anche non avendo la squadra al top”.
Qual è stato il tuo miglior momento all’inter?
“Non c’è un momento più bello di un altro. Sono stati 4 anni fantastici”.
Cosa hai provato al ritorno nella panchina dell’Inter?
“Gioia. L’affetto e l’amore che provo per questa squadra è grande. Una bella sfida difficile che mi ha intrigato”.
Appena ti ha contattato l’inter cosa hai pensato?
“Se chiama l’Inter…è troppo difficile dire di no”.
Quant’è importante Zanetti all’Inter?
“E’ un esempio per tutti”.
Quali sono gli obiettivi della stagione?
“Non è un momento facile. Mancano 5 mesi, vedremo”.
Esperienza al Galatasaray?
“E’ simile a quella con l’Inter. Speriamo ci sia lo stesso epilogo”.
Il tuo piatto preferito?
“Cappelletti”.
Una città da visitare?
“Sidney”.
Che musica ascolti?
“Musica italiana”.
Cosa ti rende più orgoglioso della tua carriera da allenatore?
“Mi piace avere un buon rapporto con tutti i giocatori, anche se non sempre è possibile”.
Qual è la tua città preferita?
“In Italia Roma, all’estero Parigi”.
Il tuo ricordo più bello da calciatore e da allenatore?
“Da calciatore lo scudetto con la Sampdoria, da allenatore il primo scudetto con l’Inter e tutte le vittorie”.
Il ricordo più bello del primo scudetto all’Inter?
“Il derby finito 4-3 in 10 e tutto il campionato stradominato”.

Quanto è importante avere specialisti sui calci piazzati?
“In un calcio così tattico è fondamentale”.
Cosa è cambiato tra il 2004 e il 2014?
“Ero più giovane – ride –  e le due squadre sono molto diverse, questa è più giovane ed inesperta”.
Che propositi hai fatto per il nuovo anno?
“Mettere il massimo impegno e cercare di raggiungere i traguardi”.
Sei diventato ambasciatore dell’Unicef, cosa pensi?
“E’ un onore, spero di poter essere utile alla causa”.
Giocatore più forte al momento?
“Sono quattro: Cristiano Ronaldo, Yaya Tourè, Messi e Ibra”.
Avversario più forte?
“Maradona, Platinì, Matthaus”. 
Il giocatore più forte di sempre?
“Maradona”
Che rapporto hai con i special network?
“Provo a essere social”.

Il Mister conclude l’intervista dichiarando: “Faremo l’impossibile per portare l’Inter dove merita“.

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