Terremoto in casa rossoblu. Dopo la sconfitta contro la Juventus è arrivata, inesorabilmente, l’amara sentenza per Zeman. A pesare sulla decisione del presidente Giulini, non tanto la sconfitta contro i campioni d’Italia, quanto i pochi punti raccolti e, soprattutto, il progetto Zemanlandia della Sardegna mai realmente iniziato.
Non si è mai visto il bel gioco arioso e votato all’attacco che da sempre ha contraddistinto le squadre del boemo. Per contro, invece, la difesa ha confermato le instabilità delle sue passate esperienze. 21 reti all’attivo, 29 al passivo. Migliore attacco tra le squadre che lottano per non retrocedere, ma anche la terza peggior difesa, dietro a Parma e Cesena.
Al suo posto, in pole, 3 nomi: Gianfranco Zola, Delio Rossi e Walter Zenga. Con il primo Giulini potrebbe dare un segno al popolo sardo, dando la squadra in mano ad un un uomo nato, cresciuto e che ha concluso la propria carriera con quei colori. Con il secondo ci sarebbe una continuità con il progetto di Zeman, dato che l’ex Fiorentina è cresciuto sotto l’ala protettiva del boemo a Lecce. Zenga, invece, sarebbe la terza possibilità per portare in porto la salvezza.
L’uomo ragno ha proprio rilasciato in queste ore delle dichiarazioni sul suo futuro e passato, tornando a parlare dell’Inter:” Ho fatto una scelta di vita, sto con la mia famiglia a Dubai in un posto dove la qualità della vita è altissima. Ho concluso l’esperienza con Al Jazeera e mi sono preso una pausa di riflessione, direi un anno sabbatico. Mi guardo attorno e penso positivo, vedremo quel che succederà. Chiudere le porte a qualcuno o a qualcosa non va bene. Ho avuto delle opportunità durante questi mesi e le ho accantonate perché avevo in mente che potesse accadere qualcosa per tornare all’Inter”.