Vidic, più lusso o risorsa per il futuro?

Roberto Mancini pochi minuti fa ha diramato la lista dei convocati per la gara contro la Lazio in programma domenica sera allo stadio ‘Meazza’. Un elenco nel quale spunta di nuovo la presenza di Nemanja Vidic dopo alcuni giorni di stop forzato a causa un’influenza che lo ha debilitato sia per la gara di Europa League contro il Qarabag che nel vittorioso posticipo di Verona lunedì scorso.

Una disponibilità che, però, difficilmente cambierà le gerarchie che il tecnico jesino ha finora prediletto nel reparto difensivo da quando è arrivato al timone dei nerazzurri. Dopo un inizio particolarmente difficile con la gestione Mazzarri dove il centrale serbo ha palesato diverse lacune alla guida di un trio difensivo alquanto ballerino nel quale l’anello debole era rappresentato proprio dall’ex Manchester United, il ritorno alla difesa a quattro ha ulteriormente peggiorato la sua personale situazione.

Mancini, infatti, gli ha sempre preferito il tandem formato da capitan Ranocchia e Juan Jesus, relegando in panchina l’esperto difensore serbo. Nelle ultime settimane la persistente situazione ha spinto i giornalisti a chiedere lumi sulle scelte al tecnico nerazzurro, il quale ha sempre diplomaticamente risposto che Vidic rimane un ottimo elemento nella rosa e qualora lo riterrà opportuno si servirà anche di lui per il proseguo di stagione.

La sensazione, però, è che l’attuale coppia di difesa schierata sia quella che nella testa di Mancini possa dare le migliori risposte e garanzie e l’impiego di Vidic sia solamente subordinato a defezioni causate da infortuni o squalifiche. Un lusso che la dirigenza nerazzurra non avrebbe mai immaginato solo pochi mesi fa quando l’ex United aveva lasciato l’Inghilterra per essere un punto cardine della retroguardia dell’Inter per i prossimi due anni con un’opzione per il terzo.

Se aggiungiamo che per strapparlo ad alcune concorrenti la società ha blindato Vidic con un ingaggio pari a 3,2 milioni di euro a stagione, si può tranquillamente definire per ora risulta solamente come un lusso averlo a disposizione solo all’occorrenza e non come baluardo insostituibile della retroguardia nerazzurra.

Sicuramente i vari impegni tra campionato, Europa League e Coppa Italia daranno spazio a tutti i componenti della rosa a disposizione del tecnico, ma la speranza della dirigenza è quella che Vidic riprenda il rendimento e la sicurezza che lo hanno spesso contraddistinto Oltremanica per evitare di considerare l’ipotesi di privarsi del suo lauto compenso per le prossime stagioni.

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